Ancona, che squallore queste pensiline. Qualcuno riesce a sistemarle? Dal centro alle periferie vergogna diffusa

Ancona, che squallore queste pensiline. Qualcuno riesce a sistemarle? Dal centro alle periferie vergogna diffusa
Ancona, che squallore queste pensiline. Qualcuno riesce a sistemarle? Dal centro alle periferie vergogna diffusa
di Antonio Pio Guerra
3 Minuti di Lettura
Venerdì 13 Ottobre 2023, 02:45

ANCONA Pensiline che cadono a pezzi, senza panchine o con sedute improvvisate. Ma pure fermate pericolose, di quelle da allarme rosso. Le troviamo ad Ancona, in tutta la città. A partire dagli snodi centrali del servizio di trasporto pubblico. In piazza Ugo Bassi, ad esempio. Erano gli inizi di luglio quando scrivevamo dell’atto vandalico con cui ignoti avevano danneggiato le sedute in legno del capolinea. Quindi la rimozione dei resti a fine agosto. Dalla notizia del danno sono passati più di tre mesi ma delle panchine sostitutive ancora non c’è traccia. Restano soltanto un grosso buco ed i passeggeri costretti ad attendere in piedi l’arrivo degli autobus, compresi anziani e persone in difficoltà. 


Degrado ovunque

Il degrado non investe però soltanto il centro città.

Lo vivono anche gli utenti del capolinea di Posatora, poco oltre il Pinocchio. Qui si fermano molti degli autobus che arrivano in questa parte della città. Ad accogliere i viaggiatori, una pensilina depredata di parte delle panchine. A differenza di piazza Ugo Bassi, qui qualcuno si è ingegnato ed al posto delle sedute originali sono spuntate sedie da ufficio o da giardino, di quelle in plastica. Purtroppo nessuno ha potuto far niente per risolvere il problema di illuminazione, causato dal fatto che le plafoniere della pensilina sono state rimosse. Ci sono due bei buchi a dimostrare l’intervento chirurgico. È vero, ci sono i lampioni ma di notte, specialmente in periferia, ogni punto luce in più è una manna dal cielo. Ma veniamo alle fermate pericolose. Potremmo citarne tante ma le più critiche restano sicuramente quelle sulla Statale 16, all’altezza dell’Aspio - quindi del centro commerciale Ikea - così come quelle all’altezza di Cargopier e McDonald’s di Osimo Stazione. Parliamo di paline, quindi semplici pali informativi senza possibilità di ripararsi dalle intemperie. Sono state piazzate a bordo strada, dove a tutte le ore del giorno sfrecciano auto ben oltre i limiti di velocità. Soprattutto, sono state posizionate senza alcuna forma di illuminazione. Per non parlare dei pericoli che corre chi scende dal lato della ferrovia, quindi in direzione Ancona da Osimo. 

La roulette russa 

Senza cavalcavia o strisce pedonali, l’unico modo di raggiungere l’altro lato della strada per andare verso negozi o abitazioni è attraversare la statale facendo lo slalom tra le auto che sfrecciano. La cosa ancora più grave è che a farlo, spesso, sono giovanissimi. Magari chi torna da scuola il pomeriggio o chi vorrebbe tornare a casa dopo una serata in compagnia al fast food.

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