Ancona, l’ex Verrocchio accelera (finalmente), il sindaco: «Avanti tutta, il traguardo è a luglio»

Una gru si alza sul cantiere del Verrocchio, dove verrà realizzata un’autostazione Un’altra angolazione del cantiere del Verrocchio
Una gru si alza sul cantiere del Verrocchio, dove verrà realizzata un’autostazione Un’altra angolazione del cantiere del Verrocchio
di Andrea Maccarone
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Mercoledì 14 Febbraio 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 11:23

ANCONA Un altro passo avanti verso il completamento del terminal dei bus con parcheggio scambiatore all’ex Verrocchio. Ieri il sindaco Daniele Silvetti ha incontrato i vertici del Consorzio Rennova. Con il primo cittadino anche l’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Tombolini, il dirigente Stefano Capannelli e il Rup. All’appuntamento era presente anche il direttore lavori, l’architetto Andrea Marasca. Un punto è ormai chiaro: il Comune andrà avanti con la ditta appaltatrice. Anche ieri è stato ribadito che il Comune non ha alcuna intenzione di rescindere il contratto con l’impresa. Stessa volontà da parte del Consorzio Rennova «che ci ha manifestato la ferma intenzione di portare a compimento l’opera» ha assicurato il sindaco.

Il braccio di ferro

Sul piatto ballano i 3 milioni di euro intercettati dalla precedente amministrazione comunale dai fondi ministeriali per il Bando periferie degradate.

Ma gli enormi ritardi accumulati dall’impresa (il terminal sarebbe dovuto essere operativo a settembre 2022) ha inevitabilmente fatto scattare le penali: conteggiati all’incirca 300mila euro, intorno al 10% dell’importo contrattuale. Ed è su questa partita che si è innescato il braccio di ferro tra l’impresa e il Comune. Il Consorzio non intende riconoscere l’ammontare delle penali. Il Comune, dal canto suo, non può venire meno agli obblighi contrattuali. A questo punto dipenderà tutto dai giustificativi che l’impresa porterà a sostegno delle ragioni che hanno provocato i forti rallentamenti.

La roadmap

Un passaggio che non preoccupa affatto Silvetti che, invece, guarda al futuro. «Il traguardo di luglio sarebbe un’ottima prospettiva - afferma -, ma prima di tutto abbiamo chiesto all’impresa di fornirci un cronoprogramma dettagliato da qui alla fine dei lavori». Documento che arriverà sul tavolo del sindaco già in settimana. «Ad oggi siamo al 61% di compimento dell’opera - spiega Silvetti -, sembra ragionevole completare il restante 39% in un lasso di tempo di 5 mesi». Ragionevole, ma non così semplice. Infatti all’appello mancano ancora diversi interventi: il rivestimento della struttura con pannelli in vetro, la realizzazione dei parcheggi auto (260 di cui 183 a raso nel terrapieno e 77 nell’impalcato), tutta la parte della funzionalizzazione digitale dell’autostazione per cui il Comune ha dirottato 1 milione di euro preso dal progetto di riqualificazione del quartiere ex Iacp (sempre in ambito Piano periferie).

Gli ostacoli

L’orizzonte, ora, sembra essere più nitido. Ma basta voltarsi un momento alle spalle per scorgere un lungo e tortuoso percorso, fatto di ostacoli e obiettivi mancati. Un’occhiata alle date: 15 febbraio 2021, consegna dei lavori nel cantiere della Palombella, vicino alla stazione. La scadenza prevista per la chiusura dei lavori (già spostata in avanti rispetto a quella iniziale del settembre 2022)è stata poi posticipata al 16 gennaio 2023. In seguito rinviata di altri 3 mesi, a fine aprile dello stesso anno. A colpi di varianti e proroghe si è arrivati ad oggi, con una nuova promessa. Ma che sia la volta buona.

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