Ancona, braccati i bulli del bus: «Ci sono le immagini non hanno scampo»

Ancona, braccati i bulli del bus: «Ci sono le immagini non hanno scampo»
Ancona, braccati i bulli del bus: «Ci sono le immagini non hanno scampo»
di Andrea Maccarone
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Martedì 24 Ottobre 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Ottobre, 15:08

ANCONA «Fatto gravissimo», lo definisce il presidente di Conerobus Italo D’Angelo, quello che sabato sera intorno alle 22,30 ha coinvolto un mezzo della flotta extraurbana. Un gruppetto di 4 giovani, prima di scendere al capolinea di piazza Cavour, si è dilettata nella performance della demolizione di un finestrino utilizzando il martelletto di emergenza. Per poi darsi alla fuga. Ma non avevano notato che i nuovi bus della linea extraurbana, in particolare si trattava della linea C che svolge la tratta Chiaravalle-Ancona, sono dotati di telecamere interne. «Perciò riteniamo che i responsabili possano essere identificati - prosegue D’Angelo -. Stiamo scaricando le immagini e le consegneremo alla polizia».


La testimonianza

Alla guida del mezzo, l’altra sera, era l’autista 55enne Michele Terlizzi. «Appena ho sentito il boato del vetro infranto sono uscito dalla cab ina di guida - racconta l’operatore -, ma dei ragazzi non c’era già più traccia.

Erano scappati». Il bus pieno di passeggeri era appena arrivato in centro. «Erano in quattro - continua l’autista - hanno atteso che tutti gli altri scendessero per mettere in atto il loro gesto». Sicuramente per essere certi di avere le vie di fuga completamente libere. Terlizzi non ha avuto paura, purtroppo è abituato ad atteggiamenti turbolenti di queste bande di giovanissimi. «Avranno avuto tra i 15 e i 17 anni - prosegue - erano saliti tra Chiaravalle e Castelferretti. Mi è sembrato fossero italiani. Capita che salgano i soliti bulli turbolenti, ma una cosa del genere non mi era mai successa. Ora sono preoccupato».

Il pericolo

Il presidente di Conerobus non ammette che si ripetano fatti di questo tipo: «Non possiamo essere sotto scacco di quattro delinquenti- sbotta - chiederò un incontro al prefetto». «Criminalità e violenza minorili non sono solo espressione di degrado, ma anche di una sconfitta educativa come dimostra quanto accaduto sul bus - commentano la segretaria della Lega Provincia di Ancona Elena Campagnolo e il vicecapogruppo in consiglio regionale Mirko Bilò -. Non è possibile che lavorare o fruire di un servizio pubblico costituisca un pericolo. Le recenti operazioni condotte con successo dalla Questura devono essere integrate con l’impegno di tutti per ricostituire un tessuto di regole e valori civici alla base della civile convivenza».

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