ANCONA «Fatto gravissimo», lo definisce il presidente di Conerobus Italo D’Angelo, quello che sabato sera intorno alle 22,30 ha coinvolto un mezzo della flotta extraurbana. Un gruppetto di 4 giovani, prima di scendere al capolinea di piazza Cavour, si è dilettata nella performance della demolizione di un finestrino utilizzando il martelletto di emergenza. Per poi darsi alla fuga. Ma non avevano notato che i nuovi bus della linea extraurbana, in particolare si trattava della linea C che svolge la tratta Chiaravalle-Ancona, sono dotati di telecamere interne. «Perciò riteniamo che i responsabili possano essere identificati - prosegue D’Angelo -. Stiamo scaricando le immagini e le consegneremo alla polizia».
La testimonianza
Alla guida del mezzo, l’altra sera, era l’autista 55enne Michele Terlizzi. «Appena ho sentito il boato del vetro infranto sono uscito dalla cab ina di guida - racconta l’operatore -, ma dei ragazzi non c’era già più traccia.
Il pericolo
Il presidente di Conerobus non ammette che si ripetano fatti di questo tipo: «Non possiamo essere sotto scacco di quattro delinquenti- sbotta - chiederò un incontro al prefetto». «Criminalità e violenza minorili non sono solo espressione di degrado, ma anche di una sconfitta educativa come dimostra quanto accaduto sul bus - commentano la segretaria della Lega Provincia di Ancona Elena Campagnolo e il vicecapogruppo in consiglio regionale Mirko Bilò -. Non è possibile che lavorare o fruire di un servizio pubblico costituisca un pericolo. Le recenti operazioni condotte con successo dalla Questura devono essere integrate con l’impegno di tutti per ricostituire un tessuto di regole e valori civici alla base della civile convivenza».