Ancona, barista fa prostituire la madre di sua figlia. «Dovevo pagargli 50 euro al giorno»

Dominicano a giudizio: «Sapevo che riceveva clienti a casa, ma non le ho mai chiesto soldi»

Barista fa prostituire la madre di sua figlia. «Dovevo pagargli 50 euro al giorno»
Barista fa prostituire la madre di sua figlia. «Dovevo pagargli 50 euro al giorno»
di Stefano Rispoli
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Venerdì 23 Giugno 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 14:53

ANCONA «Sapevo che la mia compagna si prostituiva nel nostro appartamento, sono scoppiato a piangere quando me l’ha detto. Voleva aiutare i suoi genitori a comprare casa, ma io non le ho mai chiesto soldi, se non una volta: 200 euro per pagare le bollette». Davanti al giudice Paola Moscaroli ha respinto ogni accusa, ma sul 43enne dominicano, titolare di un bar, pesano accuse gravissime: induzione e sfruttamento della prostituzione

 


Il blitz


Era stato arrestato nel novembre 2017 in un blitz nell’abitazione di via Dalmazia dove la ex (una 30enne dominicana che l’aveva già denunciato giorni prima sostenendo di essere stata picchiata) è stata trovata dalla polizia a terra, apparentemente ferita, con la bambina nata dal loro rapporto. Si erano aperte le porte del carcere per il 43enne che poi, assistito dall’avv.

Giuliano Natalucci, aveva patteggiato la pena di un anno e mezzo per maltrattamenti. Ma nel frattempo sono andate avanti le indagini per l’altro filone: avrebbe indotto la sua ex a prostituirsi, trasformando l’appartamento che condividevano in una casa a luci rosse e pubblicando annunci su siti di incontri, con tanto di foto della donna per esaltarne la bellezza.

La prestazione

Ne avrebbe sfruttato le prestazioni sessuali, pretendendo 50 euro al giorno da lei, da un’altra squillo e da un trans che occasionalmente si prostituivano nella stessa alcova di via Dalmazia. Almeno questa è la versione della giovane mamma, totalmente smentita ieri in aula dall’imputato: «All’epoca facevo due lavori, in casa non ci stavo mai - ha raccontato -. Sapevo che si prostituiva, gliel’ho permesso nonostante non mi facesse piacere, ma non ero a conoscenza di quello che combinava con le sue amiche e non le ho mai chiesto un soldo». Per il 43enne, la ex l’avrebbe denunciato per vendetta. «Io avevo un’altra relazione e quando le ho detto che volevo lasciarla, ha montato tutta questa cosa. Non a caso, il giorno stesso in cui ho deciso di chiudere, lei ha chiamato la polizia e mi ha fatto arrestare». Il processo proseguirà il prossimo 21 settembre. 
 

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