Auto, moto e ora pure i cavalli sulla pista ciclabile del Conero: «Rischio incidenti»

Auto, moto e ora pure i cavalli sulla pista ciclabile del Conero: «Rischio incidenti»
Auto, moto e ora pure i cavalli sulla pista ciclabile del Conero: «Rischio incidenti»
di Claudio Comirato
3 Minuti di Lettura
Lunedì 15 Gennaio 2024, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 07:14

ANCONA - Non bastano le auto e le moto da cross: ora nella pista ciclabile del Conero ci passano pure i cavalli e i loro fantini. A denunciare questa situazione sono alcuni residenti che abitano dalle parti di via del Castellano, nei pressi dell’incrocio con la Provinciale del Conero. Una situazione quanto mai pericolosa anche per il fatto che questa pista ciclabile realizzata dalla precedente Amministrazione in alcuni punti si trova ad attraversare delle pertinenze private. Incroci e attraversamenti privi di segnaletica al punto tale che i ciclisti e non solo attraversano a tutta velocità, convinti di non dover condividere la strada con nessun veicolo né con i pedoni.

L’incidente

Ma così non è al punto tale che nelle scorse settimane si è avuto nei pressi dell’incrocio con via del Castellano un incidente stradale con una persona residente in zona che si è poi dovuta sottoporre ad un intervento chirurgico ad una spalla proprio per la lesione riportata nel sinistro.

Innesti su strade private privi di qualsiasi segnaletica stradale e di dispositivi che di fatto obblighino chi percorre questa pista - e dovrebbero essere solo i ciclisti - a moderare la velocità, se non a scendere addirittura dalla bici nei pressi degli innesti.

Pista che ricordiamo è riservata ai ciclisti con tanto di segnaletica ad inizio del percorso ma in realtà su questo sterrato così invitante e panoramico ci passano moto da cross, auto e negli ultimi giorni anche dei cavalli di proprietà di un maneggio. In poche parole una terra di nessuno, dove i controlli non esistono. Una situazione quanto mai pericolosa per chi abita in zona: gli stessi residenti non esitano a chiedere controlli da parte delle forze dell’ordine, ma anche barriere di protezione in questi innesti su pertinenze private.

«Nulla in contrario alla pista ciclabile – puntualizzano alcuni residenti - ma in più di una circostanza abbiamo chiesto al Comune di posizionare dei dispositivi che tutelino noi che abitiamo da queste parti. Stiamo parlando di due semplici parapetti in ferro, magari incrociati tra di loro, che di fatto obblighino i ciclisti ad attraversare questi innesti spingendo a mano la bicicletta. Su queste strade di nostra proprietà c’è già stato un incidente stradale con tanto di intervento della polizia locale. Come se non bastassero le moto da cross, ora sono arrivati i cavalli. Nei fine settimana e non solo si corre il rischio di ritrovarsi cavallo e cavaliere sopra il cofano della macchina. Servono controlli ma anche dispositivi di regolamentazione del traffico prima che sia troppo tardi».

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