Ancona, l'assessore Zinni deciso: «Ora basta caos in centro. Tre mosse anti-traffico poi via le auto con la Ztl»

Ancona, l'assessore Zinni deciso: «Ora basta caos in centro. Tre mosse anti-traffico poi via le auto con la Ztl»
Ancona, l'assessore Zinni deciso: «Ora basta caos in centro. Tre mosse anti-traffico poi via le auto con la Ztl»
di Maria Cristina Benedetti
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Martedì 19 Dicembre 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 21 Dicembre, 07:33

ANCONA Incardina il suo progetto di città sostenibile su una convinzione, Giovanni Zinni. «La Ztl, per decongestionare il centro, non può e non deve avere un approccio ideologico». Traduce, il vicesindaco, quel che pare essere un motto applicato alle Zone a traffico limitato: «Serve concretezza, bisogna procedere per gradi». Di certo, è la sua ferma convinzione, «non si possono fare sul traffico esperimenti di alcun genere durante le festività natalizie». Altrimenti, le conseguenze, inevitabili, sarebbero catastrofiche: «A rimetterci - non transige - sarebbero solo i commercianti che sperano in questo periodo dell’anno per ridare vigore ai loro affari». Severamente vietato. 


L’immagine 

Liberato l’orizzonte dalle nebbie delle promesse vane, Zinni passa all’analisi dei flussi.

Ammette: «I parcheggi scambiatori per ora non danno i risultati sperati». Il viavai di sabato scorso ha offerto l’immagine plastica d’un fallimento che si ripropone ormai come una consuetudine: i posteggi centrali di Traiano e Cialdini sono stati super gettonati, da semaforo rosso fino all’ora di cena. Deserti sono rimasti i park di Archi e Tavernelle. Ad aggravare la situazione è stato lo scenario, desolante, delle navette gratuite, che avrebbero dovuto collegare al cuore della Dorica, pulsante della frenesia dei regali: viaggiavano semi-vuote. Marciava, invece, a pieno carico la linea, tradizionale, dell’1/4, che corre lungo lo stesso tracciato, ma a pagamento. «È necessario - ne è persuaso il vicesindaco - considerare l'utenza: i giovani sono più aperti alle soluzioni alternative, gli anziani no, preferiscono tentare la ricerca d'un posteggio il più possibile a ridosso del nucleo urbano». E qui si gioca la carta della dissuasione: «Nel fine settimana sono state staccate una trentina di multe per sosta selvaggia». Un corollario, il suo, dell’incedere per step. «I cittadini vanno abituati, incentivati: devono comprendere che si fa sul serio». Sarà, ma finora il concetto del trasporto intermodale, che è la sintesi dell’uso combinato di vari mezzi di trasporto, non passa. Zinni non si scoraggia, la corsa verso la città del futuro, poche auto e niente file chilometriche, è alle prime battute. 

Il documento

Torna all’origine del suo ragionamento, che non può e non deve avere un approccio ideologico. Soprattutto, rammenta: «Arriveremo a istituire i varchi, la Zona a traffico limitato rientra nel nostro programma di governo, è scritto nel Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, il documento strategico per soddisfare le necessità di spostamento delle persone e delle merci, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nelle città». Ancona come Milano, è la sua ambizione, dove una delle più celebri Ztl è l’Area C, che prevede un ticket d’ingresso da 7,5 euro, 3 euro per i residenti, per entrare in zona centrale. «Ci arriveremo - ribadisce - ma essenziali saranno le mosse propedeutiche: la riattivazione della stazione marittima, da utilizzare come fermata della metropolitana di superficie, e la creazione dei nuovi park scambiatori alla prima periferia del capoluogo per la sosta lunga». Diluisce ancora l’operazione-rigenerazione: «Si inizierà con una Zac, che è un’area sperimentale ad accessibilità controllata con meno complicazioni a livello organizzativo. Partiremo da Portonovo». Sì, avanza per gradi. 

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