Assalto estivo a Portonovo, la ricetta del sindaco Daniele Silvetti: «Vigili, controllo targhe e navette, ma niente Ztl»

Assalto estivo a Portonovo, la ricetta del sindaco Daniele Silvetti: «Controllo targhe e navette, ma niente Ztl»
Assalto estivo a Portonovo, la ricetta del sindaco Daniele Silvetti: «Controllo targhe e navette, ma niente Ztl»
di Andrea Maccarone
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Domenica 24 Marzo 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 15:47

La baia, croce e delizia. Talmente bella da attirare turisti da tutto il mondo, ma così fragile da dover essere preservata a tutti i costi.

Sindaco Daniele Silvetti: reputa davvero che la Zona ad accesso controllato sia la misura più confacente a Portonovo?

«Assolutamente sì. È sufficiente a defaticare il traffico. Già l’anno scorso abbiamo riscontrato dei risultati molto soddisfacenti nelle giornate in cui abbiamo attivato il filtro a monte».

Ecco, può spiegarci nel dettaglio in che cosa consisterebbe?

«Provvederemo a posizionare una pattuglia della polizia locale all’altezza della rotatoria a monte che fermerà gli accessi una volta che i parcheggi a valle saranno completi.

Contestualmente si scenderà se in basso c’è la capacità di ospitare altri mezzi».

E chi alloggia negli hotel?

«Qui interviene un sistema che stiamo concertando proprio con gli operatori. Gli ospiti degli hotel, dei ristoranti o chi ha l’ombrellone con posto auto assegnato potrà passare previo controllo delle targhe».

Sebbene da una parte questo filtro può migliorare la vivibilità della baia, non teme che possa tenere alla larga i turisti che alloggiano nelle strutture della riviera?

«So che il consorzio La Baia intrattiene una fitta interlocuzione con gli albergatori della riviera. Gli stabilimenti di Portonovo lasciano sempre una quota di ombrelloni per gli hotel della zona. Quindi non penso che la Zac possa colpire in negativo il turismo».

E pensare che l’anno scorso ipotizzava addirittura una Ztl.

«Quella sarebbe stata una misura davvero troppo restrittiva. Ce ne siamo resi conto e abbiamo optato per questa soluzione che, ripeto, stiamo costruendo insieme agli operatori. Tra l’altro ci vuole un percorso lunghissimo per istituirla, ed è più da centro città che da zona balneare».

Quale sarà la fascia oraria occupata dalla Zac?

«Dalle 10 alle 18. Per ora si sta ragionando sui weekend, ma nulla esclude che possa entrare in vigore anche nei feriali lungo il periodo di alta stagione. Presto faremo un’altra riunione con gli operatori in cui ascolterò tutti i loro suggerimenti per migliorare questa proposta che non sarà assolutamente calata dall’alto».

Tutto ciò funziona se, contemporaneamente, c’è una piena sintonia con il trasporto pubblico locale. Qualche cambiamento sulle navette?

«Stiamo aspettando alcune risposte da Conerobus a cui abbiamo chiesto navette più piccole e più frequenti. In ogni caso la mission principale è sfruttare molto i parcheggi scambiatori a monte. C’è un asse su cui si muove tutta questa operazione: garantire una fruibilità sostenibile di Portonovo, nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita. Ma soprattutto garantendo il normale esercizio delle attività produttive».

Ha parlato di sostenibilità. Però chi volesse scendere a piedi non ha un percorso ad hoc.

«I soldi ci sono (800mila euro, ndr), il progetto anche. Manca solo l’accordo tra Regione e Parco del Conero. Conto che per la stagione 2025 avremo anche il percorso di accesso pedonale».

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