ANCONA S’intrufolano come topi. Più accessi chiudi, più gli sbandati e i ragazzini trovano un pertugio da cui entrare. Fine pena mai per il Palaveneto, dove ancora una volta qualcuno si è introdotto abusivamente, destando l’attenzione dei residenti. Tutte le porte e le finestre al piano terra sono state sbarrate dalle forze dell’ordine, dopo la battaglia condotta dal Corriere Adriatico per il bene del quartiere. Ma non quelle al pian o superiore.
L’avvistamento
La foto scattata da un residente mostra una finestra dalla quale c’è chi continuava ad entrare e uscire, imperterrito, dal palas abbandonato di via Veneto, sul lato di via Novelli.
La sicurezza
Nelle viscere del palazzetto dimenticato avevano trovato di tutto le squadre del Comune e gli operai di una ditta esterna che a metà ottobre avevano eseguito le operazioni di maxi pulizia, dopo una serie di blitz e di roghi appiccati nella sala che un tempo ospitava la piscina. Avevano impiegato mezza giornata per rimuovere tutto il materiale infiammabile, scongiurando il rischio di nuovi incendi: chili di carta e di plastica, ma anche attrezzature fatiscenti e materassi portati da qualche senzatetto che qui aveva stabilito la propria dimora improvvisata. Ma l’immobile horror di recente era tornato ad essere un punto di riferimento anche per ragazzini in cerca di sballo, come i tre fermati con della droga dalla polizia, il mese scorso. Completata la pulizia, il Comune ha provveduto a sbarrare tutti gli accessi violati con inferriate a rete metallica e assi di legno sul primo livello rispetto al piano stradale. Ma martedì ha sigillato anche le finestre dei vecchi uffici al piano superiore, visto che da lì continuavano ad entrare inquilini fantasma. Il tutto in attesa che scatti il maxi restyling da 6,8 milioni di euro, finanziati dal Pnrr, per la riqualificazione del Palaveneto, che entro il 2026 (si spera) recupererà la sua funzione di casa dello sport per il quartiere.