Dominici decisivo nella sfida al Benelli
“Tutta la squadra ci ha sempre creduto”

Dominici decisivo nella sfida al Benelli “Tutta la squadra ci ha sempre creduto”
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Mercoledì 13 Novembre 2013, 13:34
PESARO - Un’unghiata rabbiosa a cancellare l’ingiustizia di una sconfitta immeritata. Gioia incontenibile per Giovanni Dominici, che ha impresso il proprio nome nel librone della storia dei derby tra Vis e Fano.

Pesarese di Muraglia, il terzino non può ricordare quello che prima di domenica era l’ultimo scontro in campionato tra biancorossi e granata: era il 14 marzo del 1999 e quando Ortoli firmò l’1-0 finale lui aveva 4 anni e 10 mesi. Sì, perché - anche se nessuno lo ricorda, tradito dal fatto che è in prima squadra da quattro campionati - Dominici è un classe 1994. “Un gol che mi riempie d’orgoglio, anche se avrei barattato la mia segnatura con una vittoria di squadra - esordisce alla ripresa degli allenamenti il fuoriquota della Vis -. A chi dedico la rete? Lo meriterebbero compagni, società, tifosi e città, però ne approfitto per regalare la rete a mio papà Daniele, che lunedì ha compiuto 60 anni”.



Ma che ci faceva un terzino come lui all’attacco al minuto 87? “Mi sono spinto in avanti perché speravo capitasse la palla buona come poi è stato - risponde Giovanni Dominici -. Ero talmente emozionato che non sapevo nemmeno come esultare. Poi, d’istinto, sono corso verso la bandierina e mi sono buttato sulle ginocchia sul campo inzuppato. Comunque un plauso va a tutta la squadra che ha sempre creduto di riacciuffare un risultato compromesso nella prima metà”.



Giovanni Dominici ha dimostrato grande reazione, se è vero che il vantaggio del Fano, di rigore, era stato generato da un suo errore in disimpegno. “Ho ricevuto palla da Foiera e volevo farla sfilare, ma non mi ero accorto di Antonioni che me l’ha rubata. Penso comunque che la capacità di rialzarsi faccia parte delle doti imprescindibili per ogni calciatore”.



Ma non si parla troppo poco di Giovanni rispetto a Ridolfi e Torellino, gli altri talenti vissini? “Non sta a me dirlo. Giacomo ha grande estro, Alberto tocca una marea di palloni, in ruoli più vistosi del mio. Io penso ad andare avanti e al prossimo impegno, la trasferta di Isernia, che non dobbiamo assolutamente snobbare”.



E’ comunque caos in Molise: anche l’imprenditore Cicchetti sarebbe uscito dal comitato nato per salvare il club, dopo aver accertato l’esistenza di contratti per 161 mila euro depositati in Lega.
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