Giordano subito all'attacco: "Playoff
valorizzare i giovani e dare serenità"

Il presidente Guido Manocchio con Bruno Giordano
Il presidente Guido Manocchio con Bruno Giordano
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Martedì 29 Ottobre 2013, 11:21 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 11:25
ASCOLI - "Sono al corrente della situazione societaria dell'Ascoli ma se ho accettato l'incarico di diventare allenatore dell'Ascoli perch sono legato a questo club e a questa città". Così ha esordito poco fa il nuovo tecnico dell'Ascoli calcio, Bruno Giordano, che ha preso il posto del dimissionario Rosario Pergolizzi.



"Il mio obiettivo - ha detto l'ex attaccante di Lazio e Napoli - è quello di valorizzare i giovani, ridare serenità all'ambiente bianconero e magari centrare pure i playoff". Il presidente dell'Ascoli calcio, Guido Manocchio, ha annunciato che entro novembre ci sarà l'aumento di capitale dell'Ascoli calcio.



"Se le famiglie facoltose ascolane non vogliono darci una mano - ha detto il presidente dell'Ascoli calcio - ci rivolgeremo ai fondi privati internazionali disposti a investire nel calcio italiano. Sono stati già avviati contatti e rimango molto fiducioso". Manocchio ha smentito che dovranno essere i calciatori dell'Ascoli a pagarsi la trasferta per la prossima partita Pisa-Ascoli.



Intanto, il giudice sportivo della Lega Pro ha diffidato l’Ascoli dopo che un gruppo di tifosi, nel corso della partita di domenica scorsa con il Lecce, ha intonato cori inneggianti alla discriminazione razziale in occasione delle giocate di calciatori di colore della squadra avversaria. Se ci saranno altri episodi analoghi scatterà la squalifica.



Non è l'unico problema della società. Il 30 agosto l'ex presidente Roberto Benigni ha ceduto il suo 35% della Sopren, la cassaforte di famiglia che detiene la metà dell'Ascoli calcio alla figlia Silvia che è l'amministratrice unica della società.



Ma due banche creditrici, Banca dell'Adriatico e Unicredit, sono riuscite ad ottenere in via provvisoria dal tribunale il sequestro di queste quote. Silvia Benigni rimane custode delle quote per l'ordinaria amministrazione ma per la straordinaria ogni atto dovrà essere autorizzato dal tribunale. Un'ulteriore, teorica, paralisi gestionale sportiva. La realtà è comunque evidente ed è sotto gli occhi di tutti. Sommersa dai decreti ingiuntivi di fornitori, procuratori e avvocati (Proietti e Grassani), la società bianconera non ha liquidità.



Il piano per l'aumento del capitale della società bianconera, con l'aiuto di Palatroni e Romanucci, disposti a convertire i loro crediti in azioni dell'Ascoli calcio, sembra fallito (salvo ripensamenti); il bilancio deve essere ancora approvato. Ai nuovi consiglieri di amministrazione, Guido Manocchio, Nico Stallone e Alessandro Tentoni, che ci hanno messo la faccia, era stato promesso che almeno le spese per l'ordinaria amministrazione sarebbero state garantite. E invece tutti i rubinetti sono stati inesorabilmente chiusi.