Serie A, il Milan risorge: 3-0 al Palermo
Inter ko a Catania, Parma espugna Napoli

Lodi realizza su rigore il gol della vittoria del Catania
Lodi realizza su rigore il gol della vittoria del Catania
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Sabato 15 Ottobre 2011, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 20:56
ROMA - Dopo la sconfitta nel pomeriggio dell'Inter a Catania, negli altri anticipi serali della settima giornata di serie A il Milan ha battuto il Palermo 3-0, mentre il Napoli stato battuto in casa dal Parma 1-2. I rossoneri hanno segnato al 40'

CRONACHE E STATISTICHE Nocerino, al 10' della ripresa con Robinho e al 19' con Cassano. A Napoli il Parma è andato in vantaggio con Gobbi al 12' del secondo tempo, pari degli azzurri con Mascara al 31', ma al 37' Modesto ha riportato definitivamente in vantaggio il Parma.



Nel primo anticipo pomeridiano, il Catania ha battuto l'Inter per 2-1. Nerazzurri in vantaggio al 6' minuto del primo tempo con un gol di Cambiasso. Pareggio dei padroni di casa al 2' della ripresa con un gol di Almiron e rete del 2-1 al 6' su calcio di rigore realizzato da Lodi. Il Catania di Montella sale così a 9 punti, l'Inter di Ranieri rimane a quota 4.



Catania-Inter

Il Catania vince con merito un match cominciato in salita. All'Inter, infatti, bastano sei minuti per sbloccare il risultato. Sul cross di Maicon da destra, la difesa siciliana dimentica Cambiasso: sinistro al volo, 1-0. Il Catania, copito a freddo, prova a imbastire una reazione ma non trova spazi. I nerazzurri fanno muro con le linee di difesa e centrocampo molto vicine, la porta di Castellazzi non corre rischi. Gli uomini di Ranieri provano a pungere soprattutto con le percussioni di Maicon, che al 26' innesca Milito: la difesa del Catania rimedia in corner. I padroni di casa provano a creare gioco sotto la pioggia battente, ma non arrivano mai al tiro: la migliore occasione capita a Gomez che al 33' spreca un contropiede svirgolando il pallone. Il copione cambia radicalmente all'inizio della ripresa: l'Inter concede un'altra ripartenza, Almiron inventa uno splendido destro a giro e l'1-1 è cosa fatta al 47'. Il blackout nerazzurro continua: Bergessio si presenta da solo davanti a Castellazzi, cerca e trova il rigore. Lodi trasforma il penalty, 2-1 al 51'. I due ceffoni stordiscono gli ospiti e costringono Ranieri a cambiare tutto: tre sostituzioni in sequenza, dentro Alvarez, Zarate e Cordoba. L'Inter spinge, ma lo fa a ritmo basso. Manca la scintilla e le iniziative di Zarate non bastano: l'argentino rimedia un'ammonizione per un tuffo nell'area etnea e al 73' va al tiro per la prima volta, consegnando un pallone innocuo a Andujar. Dall'altra parte, al 75', Castellazzi respinge la conclusione di Delvecchio e tiene aperto il match. L'estremo difensore si fa apprezzare anche all'81', quando nega il gol a Catellani. Chi si aspetta il disperato forcing finale dell'Inter rimane deluso: il Catania fa festa senza soffrire.



Catania-Inter 2-1 (0-1)

Catania (3-5-2) - Andujar; Bellusci, Spolli, Legrottaglie; Izco, Almiron, Lodi, Ricchiuti (24' st Delvecchio), Marchese; Gomez (36' st Catellani), Bergessio (21' st Lopez). A disp. Campagnolo, Barrientos, Sciacca, Lanzafame. All. Montella.

Inter (4-4-2) - Castellazzi; Maicon, Lucio, Samuel (17' st Corboba), Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Muntari, Stankovic (15' st Alvarez); Milito (15' st Zarate), Pazzini. A disposizione: Orlandoni, Jonathan, Motta, Castaignos. All. Ranieri.

Arbitro: Orsato.

Reti: 6' pt Cambiasso, 2' st Almiron, 6' st Lodi su rigore.

Ammoniti: Spolli, Castellazzi, Zarate, Delvecchio, Bellusci.





Milan-Palermo

La cura Allegri sortisce effetti: il Milan affonda il Palermo, segna tre reti e si rimette in piena corsa per il campionato. Non è più tempo di mal di pancia: Ibrahimovic risponde con i fatti all'ondata polemica innescata dalle sue stesse dichiarazioni. Anche Cassano - che lo aveva seguito nel palesare una certa stanchezza verso il calcio - si fa sentire a suon di gol, rassicura i tifosi e si dimostra motivato e felice. Torna il sorriso in casa Milan attraversata - negli ultimi tempi - da inconsuete inquietudini. Fuochi apparentemente spenti: torna l'arcobaleno e si spera il sereno tenga a lungo. Mercoledì c'è la Champions, quindi non c'è il tempo di esultare: l'ora del Bate Borisov è già scoccata. Il Milan fatica ma non troppo per 40 minuti prima di avere ragione di un Palermo che suscita una certa tenerezza: Davis Mangia è emozionato nel tempio di San Siro, quello dal quale impartiva lezioni il maestro Arrigo Sacchi. Il giovane allenatore guarda trasognato Ibrahimovic, e probabilmente nutre la speranza di portare a casa qualcosa. Il Milan però non molla di un millimetro e - come è naturale - si lancia all'attacco. Partita molto difensiva quella dei rosanero che resistono fino al 40' quando arriva il gol di Nocerino il quale rispetta la crudele legge dell'ex. Il giocatore non esulta in segno di rispetto verso la sua squadra di un tempo. Festeggiano invece i suoi compagni e il pubblico di San Siro. Un gol - quello di Nocerino - pesantissimo perché spiana la strada a una vittoria piena, rotonda e meritata del Milan. Mangia rientra a Palermo con più esperienza e molte emozioni. Di certo senza voce: per l'intera partita sprona, offre indicazioni, si muove come un tarantolato. Tuta e scarpe da ginnastica, Mangia stride con Allegri, più che mai pettinato come piace al presidente Berlusconi, elegante nel suo look di alta rappresentanza. Alla vigilia, Allegri aveva chiesto ai suoi giocatori di mettere in campo qualcosa in più, nel cuore, nelle gambe e nella testa. Basta alibi, aveva detto con la chiarezza dei toscani. E se il buongiorno si vede dal mattino, già dalle prime battute della sfida, si capisce che quell'ingrediente magico era stato aggiunto alla ricetta rossonera. Possesso palla, bel fraseggio, serata di grazia per Ibrahimovic che non ha segnato ma si conferma un portentoso assist-man. Bene Aquilani e ottimo Nocerino. Abbiati disoccupato, problemi per Thiago Silva, costretto a uscire. Assente Seedorf, il centrocampo propone una forte carica offensiva contro un Palermo che resiste. Ma la sua area è un fortino in stato di costante assedio. Delude Hernandez, Miccoli non sta bene e si vede (è immobile), Ilicic spento. I 'ragazzì di Mangia alzano un muro ma il Milan supera la barricata d'impeto e slancio: è il 40' del primo tempo quando l'ex Antonio Nocerino segna il gol dell'1-0. Sua la firma, ma l'ispiratore è Ibra, il quale si inventa una parabola splendida per la testa di Aquilani. Sponda di testa, Nocerino da due passi non può sbagliare. Si va al riposo con qualche ansia di meno: il Milan torna in campo sciolto, leggero, fluido. Le geometrie di gioco vengono tracciate con facilità, mentre piano piano il Palermo si ritira, quasi rinunciatario e statico sulle gambe. Show di Ibrahimovic tra tacchi e acrobazie, un funambolo del pallone. È sempre lui al 10' del secondo tempo a scrutare il campo e a trovare il corridoio perfetto: uno spazio presidiato da Robinho che riesce a spingere la palla in rete con la punta del destro. Cassano, Ibra e Robinho si cercano, si capiscono e insieme compongono un ottimo tridente d'attacco: la serata riserva momenti di gloria per il campione di Bari Vecchia che, ispirato da Abate, segna il gol del 3-0 con un destro a giro.



Milan-Palermo 3-0 (1-0)

Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva (34' Bonera), Antonini, Nocerino, Van Bommel, Aquilani, Robinho, Cassano (33' st El Sharaawy), Ibrahimovic. A disp. Amelia, Taiwo, Carmona, Valoti. Emanuelson. All. Allegri.

Palermo (4-4-2): Tzorvas, Pisano, Silvestre, Migliaccio, Mantovani, Bertolo (29' st Acquah), E. Barreto, Della Rocca, Ilicic, Miccoli (1' st Alvarez), Hernandez (20'st Pinilla). A disp. Benussi, Cetto, Aguirregaray, Zahavi. All. Mangia.

Arbitro: Valeri

Reti: nel pt 40' Nocerino, nel st 10' Robinho, 19' Cassano.

Ammoniti: Nesta, Robinho e Barreto per gioco falloso.





Napoli-Parma

Grande impresa del Parma che sbanca il San Paolo e rallenta clamorosamente la marcia del Napoli. Gli emiliani vincono con merito grazie ad una partita tatticamente perfetta che non lascia scampo al Napoli. Gli azzurri vanno sotto, riescono a recuperare il pareggio e quando si gettano all'attacco nel tentativo di chiudere con una vittoria vengono puniti dai parmensi che conservano sempre lucidità ed equilibrio tattico. La partita è molto complessa per il Napoli a causa delle caratteristiche del Parma. La squadra di Colomba si muove armonicamente ed è capace di creare una discreta barriera a centrocampo che rallenta sul nascere le azioni dei padroni di casa. Inoltre gli emiliani sono sempre pronti a sfruttare le ripartenze grazie alla velocità che imprimono al gioco sulle fasce Biabiany e Modesto ed in attacco Giovinco e Floccari. Il Napoli è preoccupato per questa sollecitudine degli avversari a proporsi nelle azioni offensive ed inevitabilmente, per larghi tratti della partita, Inler e Gargano al centro ed anche Maggio e Dossena sulle fasce non sostengono adeguatamente l'azione offensiva. Nella prima mezz'ora di gioco le due squadre non riescono a creare neppure un'occasione da gol. Soltanto nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo, in concomitanza con una maggiore spinta che riescono a dare i due esterni di centrocampo, gli azzurri si avvicinano con una certa pericolosità alla porta di Mirante. Nel Napoli, però, il contributo dei tre attaccanti non è quello solito. Hamsik è in una delle sue giornate negative, Lavezzi e Cavani ci mettono tanta buona volontà ma quando le difese sono compatte e ben organizzate come quella del Parma, la vita per i due sudamericani è molto difficile. Nella ripresa la partita si anima perchè il Parma trova il vantaggio con un'azione manovrata ed un perfetto inserimento di Gobbi, su splendido assist di tacco di Floccari. Nella fase centrale della seconda frazione di gioco, quando è alla disperata ed affannosa ricerca del pareggio, si vede il miglior Napoli. Il Parma si difende comunque con ordine e non perde mai la testa. I padroni di casa trovano il pareggio con Mascara e, forse, fanno l'errore di non accontentarsi. Si riversano in attacco ed offrono così il fianco scoperto alla squadra di Colomba che è lucida e concreta. L'azione che porta al gol del vantaggio è da manuale: due tocchi liberano Giovinco sulla destra e sul suo traversone Modesto mette dentro il pallone di una vittoria meritata ed importante. Il Napoli tenta disperatamente di riacciuffare il pareggio, ma Mirante ed un palo colpito da Cavani gli negano il raggiungimento del traguardo. Il Parma si lancia verso le zone importanti della classifica e si conferma una squadra ben organizzata e ricca di elementi di valore. Il Napoli subisce una dura battuta d'arresto alla vigilia di una delicato e fondamentale incontro di Champions. Martedì al San Paolo ci sarà il Bayern di Monaco e l'occasione per il riscatto è davvero ghiotta.



Napoli- Parma 1-2 (0-0)

Napoli (3-4-2-1): De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica (20' st Mascara), Maggio, Inler (39' st C. Lucarelli), Gargano, Dossena (29' st Zuniga), Hamsik, Lavezzi, Cavani. A disp. Rosati, Fernandez, Dzemaili, Santana. All. Mazzarri.

Parma (4-4-2): Mirante, Zaccardo, A. Lucarelli, Paletta, Gobbi, Biabiany (20' st Valiani), Morrone, Jadid (38' st Blasi), Modesto (41' st Santacroce), Giovinco, Floccari. A disp. Pavarini, Valdes, Galloppa, Pellè). All. Colomba.

Arbitro: Mazzoleni

Reti: nel st 12' Gobbi, 30' Mascara, 37'Modesto.

Ammoniti: Biabiany per scorrettezze; Lavezzi per comportamento non regolamentare.





Classifica (dopo gli anticipi di oggi)



11 Udinese, Juventus

10 Napoli, Palermo, Cagliari

9 Catania, Parma

8 Roma, Lazio, Chievo, Milan

7 Genoa, Fiorentina

5 Siena, Novara

4 Atalanta, Inter

3 Lecce

1 Bologna, Cesena
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