Real-Bayern, le stelle non stanno a guardare
Parata di fuoriclasse stasera al Bernabeu

Real-Bayern, le stelle non stanno a guardare Parata di fuoriclasse stasera al Bernabeu
di Mimmo Ferretti
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Mercoledì 23 Aprile 2014, 11:28 - Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 16:36
MADRID - Quattordici Champions League e 56 titoli nazionali in due, tanto per gradire. Ma non (solo) per questo che Real Madrid e Bayern Monaco, con il massimo rispetto per tutti, rappresentano quanto di meglio possa offrire oggi il calcio europeo. I tedeschi sono i campioni in carica; i madridisti, che non portano a casa la Coppa dalle Grandi Orecchie dal 2002, vogliono essere i loro successori, centrando così dopo dodici anni la Decima. Facile affermare, perciò, che la sfida da 180 minuti che comincia stasera al Santiago Bernabeu è la vera finale della Champions 2014. Da una parte Pep Guardiola, dall’altra Carlo Ancelotti: due ex romanisti - che non si sono mai affrontati da allenatori - che conoscono alla perfezione l’arte di vincere un torneo così prestigioso. Il catalano l’ha conquistato due volte con il più bel Barcellona di sempre; anche Carletto ha trionfato due volte ma con un Milan non stratosferico. Cioè con una squadra che aveva grandi giocatori, e alcuni campioni veri, ma non un fenomenale Pallone d’Oro come Cristiano Ronaldo, che stasera sarà presente dopo esser stato indisponibile dall'inizio di aprile a causa prima di un dolore al ginocchio sinistro e poi di un problema muscolare alla coscia della stessa gamba.



CRISTIANO RONALDO C’È

«Io spero che giochi, perché la gente vuole e deve vedere sempre i fuoriclasse», ha dichiarato Guardiola, che non ha mai perso al Bernabeu. Al di là del portoghese, ci sarà un’autentica passerella di fuoriclasse (Sky Sport 1, Sky Calcio 1, Premium Calcio e Italia 1, ore 20,45). Da una parte il calcio collettivo del Bayern; dall’altra le individualità finalizzate al collettivo del Real Madrid: complicato fare pronostici su chi passerà il turno, e non v’è dubbio che ogni singolo minuto di entrambe le partite sarà determinante per l’esito finale. «Per battere il Real c'è un unico modo: dare il meglio e fornire un'ottima prestazione. Ho l'impressione che sotto la guida di Carlo Ancelotti il Real sia migliorato. E in ogni caso rimane un avversario speciale», ha sentenziato Guardiola. E Ancelotti, che non ha mai perso contro il Bayern? «La fiducia che abbiamo è la stessa di inizio stagione, ma con il tempo il nostro gioco è migliorato. Abbiamo la convinzione di poter vincere la Champions. Questo è un vantaggio, non è una ossessione ma una motivazione in più. Con il Bayern non sarà una guerra ma un grande spettacolo. L'obiettivo resta quello di arrivare in finale e vincere, una semifinale non è un traguardo».