Il Ds Recine spiega la metamorfosi
La Lube si è scatenata dopo il flop

Il Ds Recine spiega la metamorfosi La Lube si è scatenata dopo il flop
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Giovedì 17 Aprile 2014, 17:44 - Ultimo aggiornamento: 17:50
MACERATA - Stefano Recine, direttore sportivo della Lube Macerata, di finali scudetto un esperto: “Ma fare raffronti con le sfide del 2006 e 2012 non possibile". Recine era presente nelle due precedenti finali scudetto giocate dalla Lube. Sono squadre diverse e momenti diversi. Questa Lube è più giovane e più fisica di quella del primo scudetto. Direi che la svolta della stagione si è avuta dopo la sconfitta in Coppa Italia. Squadra, staff tecnico, dirigenti ci siamo tutti compattati più di prima. La fiducia, in realtà, al nostro interno non è mai venuta meno. Ciò che mancavano erano i risultati. La squadra ha saputo isolarsi da tutto ed è riuscita a risalire la corrente”.

L'emblema di una Lube diversa lo si è avuto nella semifinale contro CasaModena. “Gli emiliani erano molto pericolosi - sottolinea il direttore sportivo - perché si erano rinforzati sul mercato ed erano carichi di entusiasmo. E’ stata una serie equilibrata e il 9-0 nei set a nostro favore è bugiardo. Il momento decisivo, a mio parere, è stato il secondo set vinto in rimonta al PalaPanini”.

Macerata in questa fase si gode davanti alla tv l'infinita sfida tra Piacenza e Perugia giunta al quinto capitolo. “Che la serie sia lunga è un vantaggio per noi - sottolinea Recine - perché a livello nervoso e fisico si sprecano tante energie. Piacenza ha la bella in casa dove raramente ha perso, è forte a muro ed in battuta e resta la favorita. Ma Perugia ha avuto una grande crescita, soprattutto di mentalità nel modo di stare in campo. Ha sfruttato la possibilità di affrontare un Trento penalizzato dagli infortuni e ha colto già un grande risultato”.

L'annuncio della riconferma di Giuliani, dato dal patron Giulianelli, non ha sorpreso il direttore sportivo. “Nel momento più difficile della stagione c’è stata subito l’intenzione di confermare il nostro allenatore - sottolinea Recine - Del resto come non dare fiducia a un tecnico che ha disputato quattro finali scudetto negli ultimi cinque anni. La stima in Giuliani e il suo staff è stata immutata anche nei momenti difficili”.

Migliorano intanto le condizioni di Kovar e Patriarca: il martello è quasi a posto, Patriarca tornerà in gruppo nei prossimi giorni. Sabato alle 17.30 al PalaBaldinelli di Osimo amichevole contro Ravenna.
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