Al via domani alle 11,30 la Davis a Napoli
Apre Fabio Fognini contro James Ward

Al via domani alle 11,30 la Davis a Napoli Apre Fabio Fognini contro James Ward
di Guido Frasca
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Giovedì 3 Aprile 2014, 16:12 - Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 12:35
NAPOLI – Pioggia permettendo (le previsioni meteo sono pessime) domani saranno Fabio Fognini e James Ward ad aprire alle 11.30 (diretta su SuperTennis) la sfida di Coppa Davis tra Italia e Gran Bretagna valida per i quarti di finale sul campo in terra rossa all’Arena del Tennis di Napoli, sul lungomare di Via Caracciolo. A seguire toccherà ad Andreas Seppi e Andy Murray. Oggi è scattato l’allarme riguardante proprio il campione di Wimbledon: lo scozzese non era presente alla cerimonia del sorteggio a causa di virus gastrointestinale. Un contrattempo che il capitano Leon Smith ha comunque tenuto a minimizzare: “Non è nulla di serio, per precauzione il medico della squadra gli ha detto di stare a riposo. Certo, questo problema non ci voleva: si stava allenando bene ed era in forma. Comunque sono fiducioso in un suo recupero”.



Di Murray ha parlato anche Seppi, che in sei precedenti ha battuto lo scozzese solo una volta nel 2006: «Non so quali siano le sue reali condizioni, ma se il capitano lo ha schierato vuol dire che può giocare. Io mi sono preparato bene sulla terra e spero di riuscire ad esprimere il mio tennis migliore. Giocare in casa è un grande vantaggio».



Concetto ribadito da Fognini, che sta recuperando dall’ematoma al costato: «Il pubblico di Napoli con il suo calore ci darà una mano, ne sono certo. Ward lo conosco bene, non ci siamo mai affrontati, ma qualche anno fa ci siamo allenati insieme in Spagna. Io mi sento abbastanza bene, ogni giorno che passa mi sento meglio. La Davis, il fatto di giocare per il tuo Paese, ti regala emozioni forti, diverse da quelle dei tornei».



Infine capitan Barazzutti parla delle cattive previsioni meteo per il week-end. «Domani e sabato è prevista pioggia, ma non possiamo farci nulla. Sarà più complicato se si giocherà a sprazzi, soprattutto per la concentrazione. I giocatori comunque sono abituati sono abituati».