E' il grande giorno
di Leopardi a Venezia

E' il grande giorno di Leopardi a Venezia
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Lunedì 1 Settembre 2014, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 14:43

VENEZIA - Svantaggio e opportunit. la doppia sfida che hanno di fronte i tre italiani in corsa per il Leone d'Oro alla Mostra del cinema di Venezia, ovvero Il giovane favoloso di Mario Martone, il tragico Anime nere di Francesco Munzi e l'alimentar-ossessivo Hungry Hearths di Saverio Costanzo. Lo svantaggio è nel partecipare a un'edizione che ha visto, solo l'anno prima, vincere un altro italiano come Sacro GRA.



Una opportunità invece quella, nel caso di un'altra vittoria, di replicare, almeno in parte, quei favolosi anni Sessanta in cui ci furono ben quattro vittorie consecutive: Francesco Rosi (Le mani sulla città, 1963); Michelangelo Antonioni (Deserto rosso, 1964); Luchino Visconti (Vaghe stelle dell'orsa, 1965) e Gillo Pontecorvo (La battaglia di Algeri, 1966).

Tutto questo al seguito dell'onda lunga dei recenti successi italiani internazionali, dall'Oscar a La Grande bellezza di Paolo Sorrentino al Grand Prix a Cannes per Le meraviglie di Alice Rohrwacher.

Al di là delle congetture, a scendere in campo in questa 71/a edizione della Mostra d'arte cinematografica di Venezia (27 agosto-6 settembre) sono tre opere sulla carta molto forti e con grandi potenzialità di vittoria. Intanto c'è Il giovane favoloso di Mario Martone che coraggiosamente si propone con tutta la forza di un personaggio-icona come il poeta triste Giacomo Leopardi. Un poeta, come si sa, in tutto e per tutto anti-glamour, interpretato da Elio Germano che lo rivisita però in chiave ribelle. Oltre alla difficoltà di rendere appunto appetibile l'animo pessimista di Leopardi, Martone ha dovuto affrontare anche lo scoglio della poesia che, come è noto, non è troppo digeribile sul grande schermo.

Hungry Hearts di Saverio Costanzo nasce invece nel segno del minimalismo. Una coppia di innamorati e, poi, di sposi, a New York. Padre (Adam Driver) e madre (Alba Rohrwacher), questa la coppia, si ritrovano in lotta per l'educazione alimentare del figlio. Lei lo vuole vegano, incontaminato, per renderlo ancora più speciale di quanto non sia già ai suoi occhi. Ma alla fine il ragazzino non cresce, si ammala, ha sempre la febbre e il padre deve intervenire.

Terzo film in corsa per l'Italia, ma il primo a passare al Lido, è Anime nere di Francesco Munzi. Un sorta di lettura della 'ndrangheta fin dentro le sue radici arcaiche, fin dentro la cultura della pastorizia e il paganesimo. Ambientato oggi, mette al centro della storia una famiglia criminale calabrese. Il film è tratto dal libro omonimo di Gioacchino Ciriaco.

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