Tanta voce e simpatia
per l'evergreen Leali

Tanta voce e simpatia per l'evergreen Leali
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Sabato 1 Febbraio 2014, 18:37
CIVITANOVA – Metti una sera con…Fausto Leali. Catturati dalla sua voce. Ammaliati dalle sue canzoni. Affogati nei suoi ricordi. Emozioni a fior di pelle per tutta la serata, scorsa (anzi sfrecciata) sui binari musicali di quasi 50 anni di canzoni della voce pi black della musica italiana. Introdotto, non casualmente, come il Rod Stewart italiano dal presentatore Kruger Agostinelli. Insomma lo show di Fausto Leali per la rassegna musicale "Love is in the Air Theater" ideata da Aldo Ascani ha regalato una grande serata al pubblico del Donoma.



Non un semplice concerto, ma una specie di documento musicale eseguito con una voce ancora impeccabile a 70 anni da compiere ad ottobre. eali è testimone di un'epoca, rappresenta un capitolo della canzone italiana (e non solo), con un repertorio che percorre mezzo secolo di storia, che richiama generi musicali diversi ma omogenei e corposi, che non soltanto non è mai banale ma porta in sé contenuti sociologici e artistici di indubbia rilevanza come in Angeli negri. Passando per Una bella versione di Pregherò (Stand by Me), o per l'immancabile Deborah, nome che Fausto Leali ha dato alla figlia avuta dall'ex-moglie. E poi i brani cantati tutti in coro con il pubblico che gremiva il Donoma: “Mi manchi”, “Io amo” per finire poi con l’immancabile “A chi” il cui grido iniziale si sarà sentito di sicuro anche fuori dal locale.



Serata resa ancora più speciale dal fatto che il noto cantante è arrivato nel locale civitanovese proprio all’indomani della pubblicazione della sua autobiografia " Notti piene di stelle"scritta a 4 mani con Massimo Poggini, giornalista musicale di lungo corso, una vera dichiarazione d'amore al mestiere di una vita e un'occasione unica per ripercorrere la musica italiana attraverso gli occhi di un insider, tra retroscena, racconti inediti,nostalgia e curiosità di un lungo iter musicale. Tra incontri indimenticabili, da Fabrizio De André e Mina, a Lucio Battisti e Vasco Rossi, passando per i Beatles, Stevie Wonder, Wilson Pickett e Maradona.



“Se parliamo di ricordi, devo iniziare proprio dalle Marche”, ha raccontato poi al termine del concerto Leali “era il ’77-’78 e con me suonava una band di tutti marchigiani: c’era Alberto che purtroppo ora non è più con noi, poi Mastrocchio, Oddo, Fuco. Eravamo un gruppo davvero speciale”.



E ancora: “A settanta anni ho avuto il desiderio di raccontare qualcosa, è come un po’ ricominciare con questo libro, le promozioni etc..”

E invece riguardo a Sanremo che inizierà fra pochi giorni? “Quando non partecipo al Festival me lo guardo tranquillo sul divano…Lì dietro le quinte c’è chi se la fa sotto e chi si legge il Sole 24 ore, c’è di tutto. Ricordo una volta che per la tensione mi si asciugava la bocca, continuavo a bere l’acqua e Al Bano mi fa: “Non bere l’acqua, che ti si asciuga subito, hai bisogno di un’emozione diversa”. Tira fuori una bottiglietta di whisky e me la regala. Aveva ragione! Non si asciuga la bocca con il whisky!”.
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