"Musicultura fucina di talenti”
Parola di Mariella Nava

Un momento delle audizioni live
Un momento delle audizioni live
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Martedì 27 Gennaio 2015, 16:32 - Ultimo aggiornamento: 17:22
MACERATA - "Musicultura è una fucina di talenti", parola di Mariella Nava.



Lo aveva detto nel suo incontro d'apertura del Festival e gli artisti che si sono esibiti nel primo weekend di audizioni live non hanno deluso le aspettative.



A tentare la sorte e strappare il biglietto fortunato per la finalissima allo Sferisterio a giugno 46 artisti provenienti da tutta Italia e rappresentativi dei diversi stili musicali.



Ad aprire la prima serata di selezioni, però, è stato un ritorno, quello di Renzo Rubino, fra i vincitori del 2011, che ha reso omaggio al palcoscenico da cui è partito con un inno alla nostalgia, L'altalena blu.

Poi via alla carrellata di contendenti. Davide Di Rosolini, Elisa Genchini, Paolo Russo, Mujura e i Lettera 22 sono stati i protagonisti del palco della Società Filarmonico-Drammatica nella serata inaugurale.



Sul suo blog il cantante di Modica, il primo ad esibirsi, ha raccontato le sue impressioni: "Musicultura è andata bene, non parlo nel senso vero del concorso ma di tutto il contorno che c'è stato. La giuria mi sembrava un po' incazzata per il fatto che io avessi portato 3 canzoni assolutamente diverse da quelle che avevano scelto loro. Alla fine però... proprio come temevo mi sta sembrando un concorso alla Sanremo dove praticamente il concetto di canzone rimane antico e riscaldato". Del resto, nel post precedente aveva anticipato che avrebbe fatto 'l'anarchico'.



Ex aequo per Paolo Russo e Mujura ai quali è andato "Un certain regard" per la migliore esibizione.

Spettacolo emozionante in conclusione la fusione di voce e pianoforte nell'interpretazione di Mariella Nava e Renzo Rubino di Quando, in omaggio a Pino Daniele.



La seconda serata del primo weekend si è aperta con la visita inattesa del maestro e direttore d'orchestra Vince Tempera, amico di lunga data di Musicultura che continua ad affiancare autorevoli punti di riferimento all'intraprendenza degli esordienti.



Prima in scaletta, la band Onorata società che è arrivata dalla lontana Ragusa col suo mix di suoni e colori. Atmosfera rarefatta quella creata subito dopo dal pugliese Millefoglie che si è aggiudicato il premio per la migliore esibizione di sabato. Quindi, la giovane versiliese Giulia Mutti con un ricordo di Jannacci e la chiusura affidata al romano Artù che si è ripresentato dopo un primo tentativo nel 2011.

Hanno dovuto attendere fino alla domenica pomeriggio, infine, Andrea Di Giustino, Fantasia Pura Italiana, Barbara Giacchino e GianMarco Dottori ma anche per loro c'è stato l'applauso del pubblico di Musicultura e l'ascolto attento della giuria tecnica e di quella formata dagli studenti delle università di Macerata e Camerino, che come da tradizione contribuiscono con la loro valutazione al giudizio conclusivo. Una curiosità su Dario Buccino, previsto per ieri ma che, assente giustificato, recupererà nel terzo weekend di audizioni: il romano non è solo cantante e musicista ma realizza i propri strumenti di percussione, con marchio registrato. Ci sono voluti anni di ricerca e sperimentazione, racconta, per creare strumenti adatti "a soddisfare l'amore tra carne, pensiero, suono e materia".



Archiviato così il primo fine settimana di audizioni, il pubblico di Musicultura si prepara al secondo appuntamento: altri tre giorni alla scoperta dei futuri talenti della canzone popolare e d'autore
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