FERMO - Un volumetto dell’Ottocento sulla vita di Cola di Rienzo scritto da uno storico di notevole prestigio, Zefirino Re. Dario Fo, lo richiama nel corso dello spettacolo “In fuga dal Senato” ma non l’aveva ancora mai potuto sfogliare. “L’ho cercato tanto, quel volume. In lungo e largo per l’Italia. E a Fermo, nella vostra biblioteca l’ho trovato. Me l’hanno fotocopiato. E’ stato un bel regalo”. Il premio Nobel ha così strappato l’applauso del pubblico, sabato sera, in un gremitissimo Teatro dell’Aquila. Quasi mille spettatori in silenzio ad ascoltare la sublime performance - unica tappa nelle Marche - dell’artista che nonostante i suoi 88 anni ha dimostrato una vitalità e una lucidità da far invidia ad un giovanotto.
Due ore e passa di spettacolo, letteralmente circondato dal pubblico (settanta posti a sedere anche sul palcoscenico) e un’ora e più di dopo-show trascorsa, con un asciugamano al collo, seduto in un palchetto laterale del primo ordine a firmare autografi, a scambiare chiacchiere e battute con fans e spettatori, arrivati per l’occasione da tutta la regione. “Dario Fo non si è risparmiato - racconta l’assessore alla cultura e vice sindaco Francesco Trasatti che in questi giorni è stata la sua ombra - è rimasto fino a tardi al teatro accontentando davvero tutti.