Con “Parole incatenate”
il duello verità-finzione

Con “Parole incatenate” il duello verità-finzione
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Venerdì 10 Gennaio 2014, 01:23 - Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 16:15
PESARO - La stagione di prosa del Teatro Rossini di Pesaro - promossa dal Comune e dall’Amat - inaugura il nuovo anno da stasera a domenica con il thriller “Parole incatenate” di Jordi Galceran, uno spettacolo coinvolgente con protagonisti Francesco Montanari e Claudia Pandolfi diretti dalla regia di Luciano Melchionna, che far tappa il 14 gennaio anche al Teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio (info 0734 902496, inizio spettacolo ore 21.15).

Verità e finzione. Desideri e bugie. Il pluripremiato thriller “Parole incatenate” di Jordi Galceran diventa, con la regia di Luciano Melchionna, uno spettacolo intenso, dalle atmosfere inquiete e dal ritmo serrato. Un cinema abbandonato, fatiscente, isolato dal mondo all’apparenza. Uscite di sicurezza sbarrate da tavole di legno inchiodate. Nella penombra distinguiamo, in silhouette, una giovane donna, Laura, seduta al centro della platea di quell’ex sala cinematografica, tra poltrone divelte e polverose. Davanti a lei, gigantesco, campeggia il primissimo piano del volto di un uomo, proiettato sul vecchio schermo strappato e sporco di muffa. L’uomo parla davanti a sé, guardando in camera. Ancora sudato e affannato per l’omicidio che dice di aver appena commesso. Confessa di essere un serial killer e di aver già ucciso diciassette persone: una al mese, tutte scelte a caso. La giovane donna, legata e imbavagliata, assiste inerte all’inquietante proiezione finché non si riaccendono le luci e quello stesso uomo, serafico e sorridente, appare accanto a lei.

L’uomo ha sequestrato la ragazza e la costringe a un inquietante gioco di società.



Con la sua perfetta strutturazione, i suoi tocchi di crudeltà e perversione, e il suo convulso susseguirsi di colpi di scena, “Parole incatenate” non è solo un thriller mozzafiato ma una storia profonda e complessa, un duello senza esclusioni di colpi, in cui verità e finzione, desideri e bugie parlano della parte oscura e torbida che è in ciascuno di noi.

Info: www.pesarocultura.it.
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