Musicultura, vince Francani
l'operaio-cantautore

Musicultura, vince Francani l'operaio-cantautore
di Stefano Fabrizi
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Domenica 22 Giugno 2014, 21:44 - Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 21:03
MACERATA – E’ l’operaio-cantautore di Roseto degli Abruzzi Dante Francani con “Tuta blu … o ballata dell’operaio” a vincere la XXV edizione di Musicultura.

Per l’ultima serata si sono sfidati all’ultima nota Dante Francani, Flo, Gabriella Martinelli e Maldestro superando nelle prefinali Equ, coreAcore, Toto Toralbo e Cordepazze.



A selezionare i quattro finalisti il pubblico in sala che anche per questa ultima tappa ha colmato in ogni ordine e grado lo Sferisterio di Macerata.

Nel corso delle due serate come ospiti si sono esibiti Radio.String.Quartet, Area, Tiromancino, Luca Carboni, Perturbazione, Tiziana Cera Rosco, Mango, Simona Molinari, Renzo Rubino e Premiata Forneria Marconi.

Per quest’ultimo appuntamento sono attesi Le Luci della Centrale Elettrica, Tony Esposito con Andrea Lucchi e gli Ottoni dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Dulce Pontes, Yang Lian, Gino Paoli e Danilo Rea,



Fabrizio Frizzi saluta il pubblico e fa partire la finalissima.

Il primo concorrente è Maldestro (Napoli) con “Sopra al tetto del comune”, un brano che ricorda per alcuni versi Povia, e che racconta il dramma di chi ha perso il lavoro. Antonio Maldestro svela che il brano è stato inspirato da una fatto realmente successo nella sua zona.



Secondo concorrente Gabriella Martinelli (Roma) con “In un labirinto ad est”, figura minuta e grande voce per un brano che ricorda un viaggio a Berlino al ritmo di una milonga molto swingata. Durante l’esibizione si scrive sulla pelle con il rossetto. Gabriella confessa due grandi amori artistici: Ivano Fossati con il quale spera di poter lavorare e lo scomparso Pierangelo Bertoli.



Terzo concorrente Dante Francani (Roseto degli Abruzzi - TE) con “Tuta blu … o ballata dell’operaio”. Come Maldestro racconta il dramma di chi lavora ma in questo caso in situazioni di pericolo per la salute. Dante racconta che si trova a Musicultura grazie alla moglie che ha inviato il provino al comitato d’ascolto.

Siparietto con Francani che racconta come girando per Macerata gli abbiano chiesto autografi e foto e cita l’episodio di una ragazza Arianna che gli ha offerto l’aperitivo. Arianna è presente in sala e ci sono i saluti. Ancora Dante protagonista che racconta del suo posto di lavoro strappando applausi dal pubblico con la sua disarmante semplicità di esporre le sue idee.



Ultima finalista Flo (Napoli) con “D’amore di altre cose irreversibili”. Sonorità partenopee che in alcuni passaggi ricorda un altro artista transitato da Musicultura Alessio Arena con “Tutto quello che so sugli anelli di Urano”. Flo è laureata con 110 lode in Economia e Commercio, ma ha scelto la strada della musica.



Da parte di tutti i concorrenti una considerazione che li unisce: la gara crea tensione, ma anche nuove amicizie e nel backstage prevale le amicizie e questo grazie all’atmosfera che si respira a Musicultura.



E’ il poeta cinese Yang Lian ad aprire la “sfilata” degli ospiti. Versi prima declamati dalla sua accompagnatrice Maria Cristina Pisciotta in italiano e poi dal poeta in cinese. Lian cita più volte l’ammirazione per Padre Matteo Ricci e si propone di raccogliere il testimone di amicizia tra Cina e Italia. Lian si concede con un canto mongolo.



Frizzi scende tra il pubblico e dopo il sondaggio ricorda il legame tra Musicultura e la stagione di Macerata Opera Festival che quest’anno presenta Aida, Tosca e Traviata. A ricordarle il direttore del festival Micheli che annuncia la festa per la grande cantante Anita Cerquetti (il 7 agosto).



Musica napoletana d’autore con Maria Angela Spotorno accompagnata al pianoforte dal Cesarina Compagnoni.



E’ il momento di due grandi artisti che vengo accolti da un lungo applauso: Gino Paolo e Danilo Rea. Ed è ancora la musica partenopea ad essere protagonista con una serie di brani da Te voglio bene assaje a O sole mio.

E quando due grandi s’incontrano sul palco lo spettacolo è godibilissimo e di qualità come l’arrangiamento al pianoforte di Rea di Bocca di Rosa o le rivisitazioni dei brani classici di Paoli. Emozioni che scivolano tra le mura e gli archi dello Sferisterio.

Terminato il mini show Frizzi chiede ai due come è nata questo abbinamento. Paoli rivela che tutto è nata da un incontro di due anni fa a Camerino.

Sul palco le due inviate di Radio Rai2 Silvia Notargiacomo e Timisoara Pinto che ricordano come il pubblico deve votare per scegliere il vincitore.

Pausa per raccogliere le schede.



Si riprende con il premio della Critica che va a Cordepazze con “La rivoluzione”, premio già vinto cinque anni fa.

Lo show continua e il palco viene riempito da Tony Esposito con Andrea Lucchi e gli Ottoni dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Anche in questo caso una sperimentazione, già racchiusa in un album, di contaminazione tra musica classica e pop.

Le percussioni di Tony Esposito e gli ottoni dell’Orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia: da una parte le percussioni e dall'altra gli ottoni. Il terreno di contatto tra due mondi apparentemente divisi dalla storia (quello del ritmo e quello della musica classica) è quanto mai accidentato ma proprio per questo i diretti interessati lo considerano "ancora più stimolante": offrire il tessuto ritmico ad alcune delle pagine più note ed importanti della musica classica tra il 700 e l'800. risultato dell’incontro è "Tam Tam Brass" dove vengono rilette le pagine di Pachelbel, Bach, Bizet Vivaldi e Mozart.

Il lungo applauso fa capire che il pubblico ha apprezzato la prima esibizione dal vivo del gruppo.

Il primo incontro tra Tony Esposito – racconta il percussionista - Andrea Lucchi e gli ottoni dell'Orchestra dell'Accademia nazionale di Santa Cecilia c'era stato in occasione di un concerto per il Darfur.



Frizzi di nuovo tra il pubblico. Presente l’assessore regionale Pietro Marcolini che annuncia l’arrivo di una carta di credito, gratuita per l’utente, che produrrà uno 0,3% della commissione a favore della cultura. A regime Marcolini prevede un gettito di mezzo milione di euro all’anno che aiuterà a finanziare i progetti meritevoli.



Penultimo ospite della serata Dulce Pontes, va in scena il fado. L’artista, che ha collaborato tra gli altri anche con Andrea Bocelli e Ennio Morricone, presenta una serie di pezzi compresa una struggente Boheme.



E mentre si avvicinano le una l’ultima esibizione con Le Luci della Centrale Elettrica, una band esplosa grazie ai social network. Vasco Brondi il frontman dimostra di possedere buona attitudine al palco. Anche per loro gli applausi dello Sferisterio che nonostante l’ora tiene con poche defezioni.



Frizzi guadagna il centro del palco per attendere la busta sigillata dal notaio con il nome del vincitore.

Suspence, il vincitore della XXV edizione di Musicultura è Dante Francani che conquista l'assegno di 20 mila euro di Ubi Banca Popolare di Ancona.
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