Massimo Zenobi, responsabile marketing
​Dalle Marche al Teatro Sistina

Giovanni Filosa
Giovanni Filosa
3 Minuti di Lettura
Giovedì 12 Febbraio 2015, 19:58 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 14:37
TOLENTINO - E' di Tolentino il responsabile marketing del Teatro Sistina. Massimo Zenobi, oggi responsabile marketing teatro Sistina e della compagnia Peep Arrow entertainment, ha l’aria sorniona di sempre. L’occhio che sorride sia che tu lo incontri davanti a un caffè sia se lo vedi dietro alle quinte, prima della “prima”. Ha respirato l’aria del teatro da sempre, quella brezza che spira dalle assi e si propaga su di un palcoscenico affollatissimo, di solito.



Oggi, lui tolentinate Doc, è considerato uno dei maggiori esperti italiani in comunicazione dello spettacolo. Un mondo in cui è entrato da giovanissimo, lo spettacolo, in sé, all’inizio è stato un hobby e forse anche la molla che lo ha fatto crescere, fino a essere consacrato da una rivista specializzata come uno dei 25 uomini marketing italiani, il più importante per l’innovazione portata nel campo della comunicazione dello spettacolo. “La molla e l’amore per il teatro sono scattati quando avevo 18 anni, ci dice, grazie alla scuola, che frequentavo a Tolentino, che ci aveva educati ad amare il teatro, per cui avevamo molte opportunità, date anche da convenzioni favorevolissime ai giovani studenti”.



Nel 1983, è tra i fondatori della Compagnia della Rancia di Saverio Marconi, con cui, in oltre 25 anni, è stato coinvolto in molti aspetti dell’attività, che gli hanno dato una grande esperienza. Dal 1995 si è focalizzato sul marketing e la comunicazione per lo spettacolo, unendo definitivamente passione e professione. Dalle Marche, il salto al Sistina, dicevamo, che ha una marcia in più. “Sì, dalla sua ha una tradizione e una storia di spettacoli di grandi qualità. E' il Teatro Stabile della commedia musicale italiana, si è navigato, da Garinei e Giovannini fino ad oggi, che c’è Massimo Romeo Piparo che segue la gestione del Sistina e prosegue questa attività, nel mare di prodotti al massimo livello. Sai cosa c'è di bello? Che il cosiddetto teatro leggero piace sempre di più, ti invita a passare una serata spensierata, certo, però deve essere di grande qualità”.



Quando ti hanno chiamato al Sistina, cosa è successo?

Niente di speciale, mi sono sentito realizzato e ho pensato che si era finalmente avverato il mio sogno.



Il personaggio che ricordi con affetto e quello più difficile da gestire?

Con affetto direi sicuramente la Cuccarini, professionista straordinaria, semplice ed umana. E con lei il grande Ted Neeley, un artista perfetto. Quello più difficile Mel Brooks, eccezionale e talmente ironico da non riuscire a prenderlo sul serio, mai.



Cosa manca alla nostra regione per ospitare al meglio una grande produzione, una commedia musicale?

Di teatri ne abbiamo tantissimi, meravigliosi e bellissimi, cui manca però una struttura con una capienza adatta a ospitare una commedia musicale. Spesso non c'è la forza economica per spettacoli così grandi che, si sa, costano. I palazzetti, infine, generalmente non hanno l'acustica del teatro. Quando qui da noi arriva una commedia musicale, lo spettacolo è lo stesso ma un po' ridotto.



Cosa avete ora in scena?

Brignano con il suo spettacolo e poi anche le produzioni del Sistina, quasi tutte in tour, “Sette spose per sette fratelli”, “Tutti insieme appassionatamente!” con la Belvedere e Ward, “Jesus Christ Superstar”, con Ted Neeley, una voce che da sola vale il prezzo del biglietto, stiamo per produrre Billy Elliot, con riduzione teatrale di Piparo, abbiamo già visto una quindicina di ragazzini preparatissimi. Questo significa che stiamo crescendo anche nella commedia musicale, che è teatro, danza, recitazione e canto.



Ultima chicca?

Jesus Christ superstar approderà a Milano per l’Expo a giugno, per un pubblico internazionale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA