Leonardo Cemak e Manuela Grelloni
presentano "Colleghi" al Laboratorio41

Leonardo Cemak e Manuela Grelloni presentano "Colleghi" al Laboratorio41
di Maria Laura Pierucci
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Martedì 31 Marzo 2015, 18:25 - Ultimo aggiornamento: 18:40
MACERATA - Da sabato scorso la galleria d'arte maceratese Laboratorio41 ospita una doppia personale dal titolo 'Colleghi'. In esposizione fino al 25 aprile all'ex opificio di Via Pantaleoni a Macerata sono sessanta lavori di due artisti marchigiani, Leonardo Cemak e Manuela Grelloni. "Mi sono lanciato in un'attività di talent scout". Scherza Cemak che come gli stili suo e della 'collega Grelloni sono differenti, così come la tecnica impiegata è molto distante. Però, aggiunge, "là dove le cose si vanno quasi a toccare, chi vedesse i nostri quadri potrebbe esitare nell'individuarne l'autore. I sessanta lavori in esposizione, infatti, si presentano come un corpo unico con due voci, come se cantassimo in duetto. Una sorpresa, spero, piacevole e interessante per chi la verrà a vedere".



'Colleghi' è la prima mostra di Cemak a quattro mani: "Ci confrontiamo e ci guardiamo come allo specchio. Manuela ha una forza espressiva energica, gestuale, un tratto istintivo, irrazionale, forte. Mentre la mia pittura richiede tempo, la sua richiede velocità d'animo e di pensiero".



I quadri vanno visti, dice l'artista, che di sé spiega: "Il soggetto, in pittura, penso sempre sia un pretesto. Nel mio caso, si tratta di paesaggi, reali ma anche immaginati e immaginabili, di giardini segreti, di cancelli di giardini, di boschi. Il soggetto è la natura, quasi mai la figura umana, mentre per Manuela è l'esatto contrario ed è presente quasi esclusivamente come femminile e spesso nella veste dell'autoritratto. Per questo, oltre ai miei quadri soliti, ne ho messi un paio, come punto tematico di incontro".

A 'Colleghi' si incontrano, appunto, due percorsi d'arte e di vita molto diversi con Cemak che porta fin nel nome l'imprinting artistico materno, mentre Grelloni è nota in città per l'attività di farmacista, ma, come precisa lo stesso pittore, non sempre sono gli studi fatti a delimitare le capacità di un artista.
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