Laura Pausini
“Ecco la mia storia”

Laura Pausini “Ecco la mia storia”
3 Minuti di Lettura
Sabato 7 Dicembre 2013, 16:34 - Ultimo aggiornamento: 12 Dicembre, 22:06
PESARO - La notizia del giorno che la Pausini vuole partecipare al Festival: "Voglio andare a tutti i costi a Sanremo" ha dichiarato a margine della sua data zero di gioved all’Adriatic Arena di Pesaro. Ma questo non offusca lo spettacolo del suo concerto. Venti anni concentrati in due ore di canzoni. Non aspettatevi di ascoltare un concerto. Il nuovo tour di Laura Pausini un distillato di vita e di emozioni. Non si era mai raccontata cos tanto la cantante di Solarolo. Palco imponente e nello stesso tempo intimo, i puntamenti di luce cercano di riprodurre la dimensione teatrale, tocchi di eleganza pausiniani, un sipario che funge da sfondo per il video con cui inizia il concerto: dedicato a Paola, la sua piccolissima bimba. Decollano le emozioni. Total black: vestita da Giorgio Armani, Laura si presenta in una mise completamente nera. E’ Pausini style: in platea anche le poltrone sono rivestite con copri sedia neri con l’immancabile logo di questo tour stellare. Su due ambienti il palcoscenico: in primo piano la band capitanata dal compagno Paolo Carta alle chitarre, sullo sfondo una speciale sezione di 14 archi: c’è anche un corpo di ballo guidato da Cristian Ciccone. “Grazie a tutti di essere qui, questo è il primo concerto di questo ventennale. Ci sono molte cose da dire, ma torno a cantare perché tutti sanno che sono logorroica”. La voce interrotta dall’emozione in “Non ho mai smesso di amare te” quando la canzone parla del suo ritorno sulle scene. Dopo i due brani iniziali parte la botta di “Benvenuto”. Laura ha voglia di live, si sente, non trattiene l’emozione, non frena le parole: “Con le prossime canzoni voglio raccontarvi cose successe nella mia vita: non i premi, ma la mia storia. Nel 2007 mia mamma è volata via. Ho avuto la possibilità di salutarla mentre dava l’ultimo respiro. Non dimenticate mai di raccontare chi siete alle persone che amate, prima che sia troppo tardi”. Si vibra con “Invece no”, “Io canto”.

“Parlandovi delle mie canzoni scoprirete che sono tutte legate alle persone più importanti della mia vita, la mia famiglia. Questa canzone di Charles D’Aznavour è dedicata solo a “Lei” mia mamma”. La lacrime scendono sui volti di tantissimi fans che gremiscono l’Adriatic Arena. Sui megaschermi scorrono le foto della mamma. C’è tutta Laura Pausini qui, in questo attimo. Dalla mamma alla sorella, la canzone dedicata a Silvia Pausini, per il suo matrimonio “Prendo te”. E’ il momento delle emozioni, intense, vere. Che presto lascia spazio ad una parentesi decisamente più rock. “Resta in ascolto”. Da lì sul palco torna lo sgabello, per “Vivimi”, “Come se non fosse stato mai amore”. Partono le note di una completamente rivisitata “Surrendero”, dalle sonorità e coralità tipiche Usa, e poi di fila “E ritorno da te”, “Tra te e il mare”, “Emergenza d’amore”, “In assenza di te”, “Incancellabile”. Un percorso cronologico che va all’indietro nel tempo la scaletta. Fino al gran finale. In “Non c’è” Laura si presenta con extension da morosita espanola e vestito lunghissimo, balla la salsa, piacerà ai fan del Sud America. Poi “Limpido”. Ultima, serenata finale “La solitudine”, arrangiata da Morricone: “quello che posso dirvi è che grazie a voi io non so più cosa sia la solitudine”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA