A Jesi diverse mostre per ricordare
il grande pittore Edmondo Giuliani

A Jesi diverse mostre per ricordare il grande pittore Edmondo Giuliani
di ​Giovanni Filosa
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Sabato 3 Ottobre 2015, 21:37 - Ultimo aggiornamento: 21:40
JESI - Ultime ore per visitare le mostre dedicate a Giuliani a Jesi.

Che ci si creda o meno, nel mare magnum della ricerca affannosa del “fare cultura con poco”, la mostra dedicata a Edmondo Giuliani, che si chiude domenica 4 ottobre a Jesi, è l’evento dell’anno. Si intitola “Giuliani, una scia di colori”, e costituisce la festa per i cento anni della nascita di uno dei pittori più amati della nostra terra, uno fra i cantori più sensibili e popolari.



Intanto diciamo del percorso che anima questa mostra: diversi siti del centro storico della città sono stati coinvolti, stravolti se si vuole, per ospitare una serie di mostre tematiche dedicate all’artista, su progetto dell’instancabile Franco Cecchini, che ha condotto un lavoro ampio e capillare di ricerca e selezione della sua vastissima produzione, promossa dall’Associazione Res Humanae, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e dal Comune di Jesi Assessorato alla Cultura, con il patrocinio della Regione Marche.



Ecco l’itinerario, che ha riscosso un successo senza precedenti. Si parte da Palazzo Bisaccioni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio con “Percorsi di ricerca”, una panoramica sull’intera produzione di Giuliani con testo critico di Attilio Coltorti. Si prosegue poi a Palazzo dei Convegni con “La Jesi di Mondo” illustrata da Dino Mogianesi; alla Pinacoteca di Palazzo Pianetti si possono ammirare i “Nudi”, presentati da Simona Cardinali; al Museo Diocesano di Palazzo Ripanti si trovano le “Variazioni sulla bellezza”, cicli di paesaggi in acquerello, fiori e volti di Cristo, commentati da Katia Buratti; e infine le ricerche più sperimentali dell’artista nelle “Composizioni”, a Palazzo Santoni, ospiti di JES!, e in “Il gesto e il segno”, all’Hemingway Café, con lettura critica di Gabriele Bevilacqua.



Infine, si possono visitare lo storico studio del pittore in via Marconi 38, a cura del figlio Renato e delle nipoti , e la Galleria diffusa che i negozianti hanno realizzato, esponendo nelle loro vetrine opere di Giuliani da loro stessi reperite.



Ma chi era Mondo, così era affettuosamente chiamato, che oggi avrebbe avuto cent’anni? Era il pittore che avresti trovato all’angolo di ogni strada oppure sulle rive contorte del fiume o all’ombra dei palazzi della città, accompagnato dal suo furgoncino che, traballante, lo seguiva nei suoi spostamenti, con la sua tavolozza ed i suoi colori. Attorniato da un nugolo di curiosi, come fossero dei figuranti che si muovevano all’unisono, pronti a criticare o a mugugnare. Lo ricordano tutti così, e te lo immagini come un anarchico pirata che ha visto orizzonti lontani, durante la sua esistenza, che ha passeggiato sulle orme di grandi artisti, cogliendone gli attimi.



“Da grande”, diceva, ha frequentato anche l’Accademia d’arte di Macerata, con Valeriano Trubbiani fra i suoi punti di riferimento. I suoi angoli di città, i paesaggi che si vestono di colori vuoi tenui come negli acquerelli o più marcati come negli oli, restano dei piccoli capolavori che formano la vita di un artista. Centinaia di lavori, moltissimi mai visti per una mostra che riporta alla memoria, nella sua interezza, uno dei maggiori esponenti della pittura della nostra regione.
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