Iniziata l'invasione pacifica
dei celti nei prati di Colfiorito

Iniziata l'invasione pacifica dei celti nei prati di Colfiorito
4 Minuti di Lettura
Venerdì 1 Agosto 2014, 21:23 - Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 11:30

​MONTELAGO - Man mano che il sole si abbassa sull'altopiano, il prato di Colfiorito si riempie di ragazzi, bambini e famiglie arrivate al confine tra Marche e Umbria per i due giorni della dodicesima edizione del “Montelago Celtic Festival”. Il lancio del tronco, il tiro con l'arco, i corsi di arpa e di lavorazione del cuoio, prima che il giorno lasci spazio alla musica i primi a divertirsi sono i bambini, con le famiglie che hanno il loro spazio dove piantare le tende e accendere il barbeque prima dell'inizio della musica. Saranno le migliaia di ragazze e ragazzi, a quel punto, a divertirsi al suono delle arpe e delle cornamuse, finché la stanchezza non riserverà che qualche ora di sonno.

Sono già oltre 5 mila gli ingressi a metà della prima delle due giornate del festival.

Un'edizione che, complice il maltempo, ha messo a dura prova le capacità organizzative dello staff. E' stato il sole di queste ultime ore e l'impegno delle Pro Loco del territorio, della Protezione Civile, del Comune di Serravalle, del Cosmari, di Legambiente e degli altri partner a far sì che anche questa edizione del festival si contraddistingua per il desiderio di rilassarssi e di godersi, in un luogo meraviglioso, due giorni di svago tra cornamuse e arpe, con il prato attraversato da ragazze in tunica e coroncina di fiori, mentre i giovanotti, al loro fianco, per qualche momento si fingono bellicosi guerrieri in kilt e osservano, vagamente gelosi, gli archi e le spade esposti nella ricostruzione dell'antico villaggio celtico ricostruito nel mezzo del campo.

E' stata anche la musica a farla da padrona nella prima notte di un'edizione dedicata in particolare alla tradizione francese che si rifà alla musica celtica. Se la prima serata ha scaldato gli animi al ritmo delle cornamuse, sarà durante la serata di sabato che si raggiungerà il vertice della festa che si spegnerà alle prime luci dell'alba di domenica. Le ore di sonno saranno poche. Già a metà di sabato mattina il prato di Colfiorito vedrà battersi una decina di squadre di rugby nel torneo nazionale organizzato, anche quest'anno, per la quarta volta. Poi, fin dalla mattina, ancora corsi, tiro con l'arco, lezioni di spada, giochi per bambini e asinelli finchè il tramonto non vedrà di nuovo il sopravvento della musica.

Saranno circa ventimila i giovani e le famiglie che si attendono sabato sul prato di Colfiorito, per questi due giorni di svago e di lontananza dalla quotidianità. Come sempre capita, qualcuno forse berrà un goccio di troppo prima di rintanarsi nella propria tenda. Attenti alle questioni della legalità e al non far sfociare il divertimento in qualcosa di troppo, gli organizzatori hanno stretto una forte sinergia con le forze dell'ordine, in particolare con i Carabinieri di Serravalle, la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato, perché anche questa edizione, così come le passate, si svolga nel migliore dei modi.

E se quando il sole tramonta un giovane elfo si innamorasse di una fatina, c'è sempre il tempo di sposarsi con un rito celtico. Già venerdì alcune coppie hanno pronunciato il loro fatidico sì seguendo l'antico rito, mentre altre coppie, sabato, sceglieranno di sposarsi in questo meravigliso luogo tra l'Umbria e le Marche, con una cornamusa stonata che si leva dalle tende e i bambini, stupefatti, a guardare le freccie infilarsi nei bersagli di paglia.


Leggi Corriere Adriatico per tre mesi a soli 9.99€ - Clicca qui per la PROMO



© RIPRODUZIONE RISERVATA