“Il giardino delle ciliegie”
diretto da Micheli a Macerata

“Il giardino delle ciliegie” diretto da Micheli a Macerata
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Martedì 8 Aprile 2014, 13:06 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 11:39
MACERATA - Volge al termine la stagione del Teatro Lauro Rossi promossa dal Comune di Macerata e dall'Amat. La chiusura affidata oggi e domani a Il Giardino delle ciliegie. “Etude pour un vaudeville en travesti plein de paillettes”, uno spettacolo proposto in esclusiva regionale che offre una inedita lettura di Cechov.

Ma cosa succede in questo allestimento dal titolo curioso? Le superlative drag queens della compagnia Nina's Drag Queens, guidate dal regista Francesco Micheli, direttore di Macerata Opera Festival, trasformano i cechoviani "ciliegi" nelle "ciliegie": solo personaggi femminili in questo spettacolo dove si ride con le lacrime agli occhi, assicura chi lo ha già visto.

In occasione dello spettacolo di domani alle ore 17 gli Antichi Forni ospitano un Appuntamento culturale a teatro. Alle ore 17 Cinzia Maroni coordina l'incontro dal titolo Il femminile a teatro. Dalla tragedia greca alle drag queen al quale intervengono Francesco Micheli, le Nina's e la filosofa Monia Andreani.



Tornando allo spettacolo, "Il Giardino dei Ciliegi - si legge nelle note allo spettacolo a firma di Francesco Micheli - è una terra di confine, un confine spaziotemporale. Il Giardino dei Ciliegi è crocevia di mondi lontani, irriducibili. Il Giardino dei Ciliegi è una storia che annoda mille vicende irrilevanti intorno ad una piccola grande tragedia familiare. Il Giardino dei Ciliegi è una sinfonia in cui ritmi, timbri e armonie lontane convivono in un contrappunto sghembo, sincopato. Il Giardino dei Ciliegi è un testo dove si ride con le lacrime agli occhi. Il Giardino dei Ciliegi è una drag queen. I ciliegi sono fantasmi, simulacri di un mondo troppo frettolosamente sepolto perché non torni a farci visita con i propri inquietanti spettri. Le drag queen sono creature anfibie, icone tra mondi opposti, angeli sgangherati, animali divini, incarnazione contemporanea del mito di Dafne: donne albero che sanguinano e piangono se fai loro del male. Un bosco di fanciulle albero, belle ma legnose, uomini in panni femminili che evocano il bel mondo al tramonto che un tempo affollava quei luoghi. Vorrei piantare un giardino di ciliegi dove gli alberi hanno radici che sono tacchi a spillo e zatteroni, il tronco è il corpo nodoso di un maschio inguainato in abiti da sera, i rami braccia nerborute malcelate da guanti di raso, le foglie sono unghie laccate come mobili cinesi, i frutti gioielli luccicanti. Il Giardino dei Ciliegi è tutto questo. E chissà quant'altro."



Per informazioni biglietteria dei Teatri 0733 230735, Teatro Lauro Rossi 0733 25630, Amat 071 2072439, www.amatmarche.net. Inizio spettacolo ore 21.
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