Riconoscimento al giornalista Rumiz
con il Premio Adriatico Mediterraneo

Riconoscimento al giornalista Rumiz con il Premio Adriatico Mediterraneo
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Mercoledì 2 Settembre 2015, 21:22 - Ultimo aggiornamento: 21:43
ANCONA - Premiato il giornalista Paolo Rumiz. "L'arrivo al porto di Ancona in traghetto dal mare, l'incontro con Sergio Anselmi, una camminata a piedi da Camerino ai monti della Laga, e lo stoccafisso all'anconetana: i ricordi più vividi che ho di Ancona e delle Marche". Viaggiatore della Storia, Paolo Rumiz, il giornalista triestino che ha ritirato il Premio Adriatico Mediterraneo 2015, ci insegna da anni il Mediterraneo e le terre che lo circondano, e soprattutto ci racconta il passato dell'Europa perché impariamo a costruirne il domani.



Migranti? Argomento toccato da Rumiz: "L'Europa vive un momento interessantissimo. Spero che questa crisi dei profughi, anzichè frammentare l'Europa, produca una vera leadership e va benissimo anche se tedesca perchè in effetti i tedeschi sono, in questo momento, fra i più attrezzati ad assumere il comando di questa parte del continente". Per Rumiz "il problema è che abbiamo svegliato il can che dorme cioè abbiamo creato rivoluzioni, che poi non siamo stati in grado di gestire, come Iraq, Libia, Siria. Sarebbe il caso

che cominciassimo a capire cosa fare. Viviamo da 70 anni in pace, in una situazione unica nella storia dell'Europa in cui non era mai successo che dalla nostra parte del continente non ci fossero guerre così a lungo. Dobbiamo essere consci che

questa è un'assoluta eccezione. La normalità dell'Europa è quella di massacrarsi e soprattutto di massacrarsi nei momenti di massimo benessere come è accaduto nel 1914".



Quanto ai Balcani, è "uno scenario - ha detto - che non è assolutamente pacificato. Pensiamo che noi, 22 anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, eravamo in pieno sviluppo. Loro continuano a vivere in uno stato di infinito dopoguerra. Questo significa una sola cosa: sono governati dalla mafia".



Non c'è stato nessuno, degli intervenuti ieri alla cerimonia al Segretariato Iniziativa Adriatico Ionica - il governatore Ceriscioli, il segretario dell'iniziativa Fabio Pigliapoco, l'ambasciatore croato Daimir Grubisa, il presidente dell'Autorità Portuale Rodolfo Giampieri, il presidente della Camera di Commercio Giorgio Cataldi e l'assessore del Comune Paolo Marasca - che non ne abbia rilevato i meriti documentari e comunicativi. Conoscere genti e storie, questo può costruire la pace e l'amicizia tra i popoli. Attribuendo a lui il premio, ha detto il direttore di AdMed Giovanni Seneca, onoriamo al massimo la vocazione del festival.
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