Parlando della sua storia umana ed artistica, del suo modo di intendere e fare musica. Della sua incredibile ed irrepetibile esperienza con i Pooh, il gruppo più longevo della musica italiana, e non solo, che, dopo un periodo di stop già mette nel mirino i festeggiamenti per i 50 anni di nascita, nel 2016. Dodi si è messo a nudo nell'auditorium Selinunte de La Fonte di Portonovo, nella prima delle tre serate di "Storyrellers- oltre le quinte", il contenitore inserito nella programmazione di Portonovo Art Festival, organizzato da Underground Eventi di Andrea Maccarone, in collaborazione con Marche Eventi ed Affinità Elettive.
Dodi Battaglia, con la sua voce e chitarra, rigorosamente in acustico, ha ripercorso tutti i successi che hanno caratterizzato la splendida carriera dei Pooh, con aneddoti, retroscena e particolari inediti. Accolto da un calorosissimo applauso ha spiegato la sua tecnica chitarristica, rispondendo alle domande del pubblico. Una lunga cavalcata di note aperta con un brano strumentale ("Dove comincia il sole") che ha rappresentato-ha ricordato- la ripartenza del gruppo, dopo l'abbandono di Stefano D'Orazio. Quindi le canzoni che hanno fattola storia del gruppo.
Inframezzate dai suoi racconti. "Sono stato fortunato-ha ammesso- ho avuto la possibilità di conoscere persone fantastiche e di raggiungere tutti gli obbiettivi che io, nato con la musica nel sangue (avevo 5 anni quando ho iniziato a suonare) ho potuto realizzare". Una lunga serie di racconti e di curiosità, intervallate dai brani più famosi, cantati assieme al pubblico presente,fra cui l'ultimo, "Vale", dedicato allo storico paroliere dei Pooh Valerio Negrini, recentemente scomparso.
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