Celentano a Verona: il pubblico fischia i sermoni

Celentano
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Lunedì 8 Ottobre 2012, 20:33 - Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 23:24

VERONA - Parte con Svalutation ed un tripudio lo show all'Arena di Verona, la prima di due serate-evento, che vede il ritorno di Adriano Celentano sulla scena live dopo 18 anni. RockEconomy, in diretta su Canale 5, parte con un mini-sermone affidato alla voce fuori campo di Adriano che torna a ripudiare la guerra e l'abbandono della terra per il cemento mentre le voci di Cristina Bianchini, giornalista del Tg5 , e dell'attore Valerio Amoruso, recitano un testo di Rifkin e Latouche. Un testo che parla di temi molto cari al Molleggiato, come la decrescita, il miglioramento della qualità della vita, la bellezza delle città e dei passaggi, l'accesso all'acqua potabile e la qualità dell'aria. E poi lavoro, salute, cultura. Ma un "vero" monologo non arriva mai: lo spettacolo è soprattutto musicale. Pochi discorsi.

L'apertura. «Lo sviluppo e l'economia - recita il testo letto da Bianchini e Amoruso - sono il problema e non la soluzione..». E ancora: «basta con la folle corsa al consumo...». Giacca grigia, pantaloni neri e basco di lana, Celentano viene salutato da un'Arena di Verona gremita che lo accoglie con un lungo applauso (in platea tra gli altri anche Paolo Bonolis).

Le canzoni. Dopo Svalutation, Adriano accende l'anfiteatro con le note scatenate di un Rock&Roll anni Cinquanta, Rip Hit Up. E poi: 'Si è spento il sole', La cumbia di chi cambia (di Jovanotti) e L'emozione non ha voce, che dedica a Gianni Bella («mio grande amico che con Mogol, altro grande amico, ha scritto tanti successi»), Adriano Celentano canta 'Io sono un uomo libero', di Ivano Fossati, che è in platea insieme ad altri artisti come Eros Ramazzotti e Bonolis. «Un giorno - racconta Adriano - Ivano Fossati mi ha chiesto posso fare un pezzo per te? Dico sì, e lui l'ha fatto. Ma questo brano è più difficile degli altri, infatti mi siedo qui a farlo», aggiunge interrotto dagli applausi del pubblico che grida ripetutamente il suo nome. «Con un piede devo segnare il levare del tempo - spiega sorridendo, quasi a scusarsi - , con l'altro il battere e con il ginocchio devo ricordare le parole». Immancabile e toccante 'Pregherò, versione italiana di Stand by me, incisa nel '62. Prima di intonarla, dice: «c'è un ragazzo qui che si chiama Paolo Bonolis, se non canti questa canzone ti tiro dietro qualcosa...».

Niente monologo. L'atteso monologo del Molleggiato alla fine non arriva. «Tutti invocano la crescita ma nessuno ci spiega come si fa a generare. Io penso si generi da una drastica inversione di marcia dell'uomo», comincia Celentano mentre la folla lo acclama al grido di 'presidente, presidente'. Poi però si interrompe. Una lunghissima pausa e attacca a cantare 'Camminò'. Difficile credere che il monologo fosse questo...

Fitoussi. Poi, dopo aver cantato "Il ragazzo della via Gluck" (immancabile), ecco sul palco l'economista francese Jean-Paul Fitoussi con Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo. Fitoussi parla di «dittatura del fiscal compact, del patto di stabilità. I governi - dice - obbediscono a questi anziché ai loro cittadini. Abbiamo governi nazionali che non hanno più potere. I popoli europei non stanno meglio di 30 anni fa e hanno perso il futuro. Viviamo in un tempo dove il futuro si è deprezzato. Serve un governo europeo che sia responsabile davanti a noi. Noi oggi abbiamo rinunciato a governare: ci siamo messi sotto la tutela dei mercati».

Irrompe Morandi, poi arrivano i fischi. Come annunciato sul palco irrompe quindi Gianni Morandi. Insieme a Celentano canta "Scende la pioggia" e poi si unisce all'impegnativa chiacchierata su crisi e macroeconomia con Fitoussi, Stella e Rizzo. «Azzeriamo il debito non pagando nessuno», propone a un certo punto a Fitoussi il Molleggiato che poi però ridimensiona l'intervento: «Basta comprare cose a rate - dice -. Non si potrebbe invitare la gente a comprare solo quando ha i soldi?». La trovata non sembra funzionare, dal pubblico arrivano fischi e proteste: la platea vuole che Celentano lasci perdere i discorsi e ricominci a cantare. E così fa: lo show si chiude nel segno della musica, con la coppia Adriano-Morandi padrona assoluta della scena.

Gli ospiti della seconda serata. Claudia Mori lo aveva annunciato: «Due ore abbondanti di spettacolo con due sole interruzioni». Così sarà anche per la seconda serata. Si sa poco niente sugli ospiti - «Beppe Grillo e Dario Fo non sono mai stati presi in considerazione» - e le canzoni. Celentano riproporrà qualche brano cui è molto affezionato, come "Il ragazzo della via Gluck" (già fatto) o "Azzurro", o "Mondo in mi settima": canzoni storiche ma anche alcune mai cantate dal vivo, che fanno parte degli ultimi quattro-cinque album, «che hanno venduto 10 milioni di copie», ha sottolineato Claudia Mori.

Claudia Mori. «Se vi dicessi tutto Adriano mi sparerebbe e neanche morta posso dirvi se fa il monologo», ha chiosato con una battuta, che ha raccontato come il marito sta affrontando questo ritorno, con un lavoro cominciato a maggio e le prime prove a luglio: «Da parte di Adriano c'é grande impegno, come sempre nei suoi lavori, ma anche grande curiosità perché non fa un concerto live da 18 anni ed il contatto con il pubblico gli manca». Un Celentano che si sente quasi spettatore di se stesso, per usare le stesse parole della moglie: «Cantare dal vivo è una cosa diversa da uno spettacolo televisivo, molto più bello e Adriano sta affrontando questa cosa con grande umiltà». Celentano ha curato anche le scenografie collocate all'Arena di Verona, un teatro da 12mila spettatori, senza avvalersi di filmati.

La polemica con la Rai. «La prevendita che ha mandato esauriti i biglietti in poche ore - ha detto Claudia Mori - ha piacevolmente sorpreso Adriano, ma è la conferma che il pubblico gli vuole bene. Questo sold-out potrebbe anche essere la prova contraria dopo le polemiche ed i fischi organizzati a Sanremo. Con quell'episodio al Festival i fan non c'entrano. Adriano da 40 anni ha sempre lavorato con la Rai, ci aspettavamo che dicessero di sì. Invece - ha spiegato, parlando del passaggio a Canale 5 - hanno detto no e non soltanto un dirigente. Il referente era Leone, poi è arrivata la risposta negativa definitiva dall'alto. Evidentemente - ha aggiunto - dopo la partecipazione a Sanremo, dove ha parlato di giornali e chiesa, Adriano ha attaccato due lobby che per una volta si sono trovate d'accordo. Non siamo atterrati a Canale 5 - ha poi precisato - i dirigenti Mediaset hanno contattato Lucio Presta manifestando grande interesse a riprendere le due serate. Non è uno spettacolo televisivo, sono due concerti trasmessi da Canale 5».

Niente choc. Una trentina di canzoni da preparare, ma anche temi di stretta attualità, come richiama il titolo dello spettacolo "RockEconomy": «Adriano ha sempre abituato a sorprese, a temi choc. Forse la novità è che non choccherà nessuno. Da un lato la scelta dei brani punta sull'emotività, dall'altro sulle tematiche politiche». Canzoni d'amore, ma pure contenuti che, come le scene, saranno cupi «la cupezza è quella che viviamo oggi a tutti i livelli più o meno diversi. E la pantera che si vede nel videoclip di presentazione rappresenta chi ha voglia di metterci la volontà di recuperare una società un po' diversa. Quindi ci riguarda un po' tutti», ha concluso Mori.

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