​Piero Romitelli ha scritto il brano
che presenteranno i Dear Jack

​Piero Romitelli ha scritto il brano che presenteranno i Dear Jack
3 Minuti di Lettura
Lunedì 9 Febbraio 2015, 11:43 - Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 11:25
MACERATA – Piero Romitelli ha scritto il brano che presenteranno i Dear Jack al Festival di Sanremo.

Una volta degli artisti si diceva che viaggiavano con una valigia piena di sogni. Piero Romitelli, ventottenne di Morrovalle che ha giocato la sua (prima) carta per il successo nel 2004 ad Amici di Maria De Filippi, la sua valigia la tiene in casa, proprio a Morrovalle. Lì si è costruito negli anni il suo studio e lì scrive le musiche e testi di canzoni che altri portano sul palco. È il caso di "Il mondo esplode tranne noi", il brano che il gruppo dei Dear Jack canterà al prossimo Festival di Sanremo nella categoria dei campioni.



"È la prima volta che va in gara un brano scritto da me e Davide Simonetta. Per i Dear Jack, che ho conosciuto ad Amici di Maria lo scorso anno, avevo scritto "Domani è un altro film" e "Ricomincio da me", composto insieme a Dario Faini, un altro autore marchigiano". "Il mondo esplode tranne noi... cercando il senso dentro a questo viaggio", recita la canzone. Dove, quando e perché esplode il mondo? "Tutto sta andando a rotoli: non si tratta solo di crisi economica, quella che stiamo vivendo è soprattutto la crisi dei valori".



Detto da un giovane uomo assume un senso particolare. "Ora più che mai il mondo sta ai minimi storici", afferma il giovane cantautore marchigiano, "tutto ha dietro un interesse, si sono persi di vista i valori fondamentali, il rispetto è la base di ogni cosa, prima ancora dell'amore. E questa crisi profonda si nota anche nei ragazzi della mia età, ma tutto dipende da noi. Ciascuno deve fare la sua parte. Io cerco le parole e le metto in musica perché credo che la parola sia lo strumento per smuovere le coscienze di chi ascolterà la canzone" E aggiunge: "Vivo a Morrovalle e lavoro qui dove ho il mio studio: a livello regionale ci sono poche opportunità di crescita, ma resto per dare il mio contributo al nostro territorio, giorno dopo giorno".



Poi del talent Amici dice: "È cambiato molto. Mentre prima era una palestra che ti preparava al mondo professionale, oggi è un'opportunità: chi merita al termine del programma ha già un contratto discografico. Allora non era così. In buona sostanza, i talent show hanno sostituito i talent scout di una volta".



È rimasto un ragazzo di provincia, nel senso migliore del termine. Nel candore con cui si racconta: "Il primissimo brano che ho sentito cantare da mia sorella, Valeria, quando era a Canale5 anche lei mi sono emozionato molto. Da lì è cominciato tutto: potevo scrivere per altri che hanno una voce migliore della mia. Così è cominciata la mia collaborazione con Marco Mengoni, per il quale ho scritto insieme a Faini, 'Non me ne accorgo'. Per Renga, con Emilio Munda abbiamo composto "Bisogni e illusioni". Stimare umanamente un interprete è il presupposto per qualunque collaborazione artistica per Piero Romitelli, che precisa "meglio se si tratta di marchigiani come me, perché è importante far comprendere che la musica è un impegno, un lavoro che richiede grande professionalità, la stessa necessaria per svolgere bene qualsiasi compito". Ed aggiunge, con una nota di sconforto, "sembra difficile, soprattutto nella nostra regione, far passare questo messaggio".



Qual è allora la cifra stilistica che gli ha fatto guadagnare la fiducia di interpreti di fama? "Unire un sound internazionale a un cantautorato italiano che tende all'indie. Poi, ci tengo a rispettare la sincerità nella scrittura: penso la canzone innanzi tutto per me. Questo fa sì che si senta che non è artefatta e questa è una qualità molto apprezzata dagli interpreti".



Il complimento più bello? "Quello dei miei genitori", confessa Romitelli, "sono schietti, sono loro la mia prima recensione".
© RIPRODUZIONE RISERVATA