Giovane sgozzato, Ambera non è indagata
Finito l'incidente probatorio a Urbino

Igli Meta al suo ingresso in caserma
Igli Meta al suo ingresso in caserma
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Giovedì 30 Luglio 2015, 13:10 - Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 19:17
URBINO - È terminato poco fa, dopo oltre 5 ore e mezzo, l'interrogatorio in incidente probatorio di Ambera Saliji, la diciannovenne macedone fidanzata di Igli Meta, il giovane albanese accusato dell'omicidio per gelosia di Ismaele Lulli in concorso con un connazionale, Marjo Mema.



La ragazza, che era arrivata intorno alle 8 alla caserma dei carabinieri di Urbino, è salita sulla macchina del padre in un cortile interno ed è uscita nascosta sotto alcune coperte.



Nessun faccia a faccia diretto con Igli e Marjo: secondo quanto si è appreso, il racconto della ragazza - obiettivo dell'incidente probatorio era cristallizzare la sua versione dei fatti - ha convinto il gip Egidio De Leone e il pm Irene Lilliu del fatto che lei non era consapevole delle intenzioni di Igli di uccidere Ismaele. Ambera quindi non sarebbe indagata e resta solo testimone.



Dal suo cellulare sarebbe partito l'Sms che ha attirato lo studente di Sant'Angelo in Vado in una trappola e sarebbe stata lei stessa a inviarlo, su richiesta di Igli che le ha detto che voleva un chiarimento con Ismaele. Lei però, ha ribadito oggi, non aveva alcune idea di come sarebbe finito quel chiarimento.



Il racconto di Ambera è stato particolarmente esauriente, tanto che al termine il gip De Leone ha confermato le ipotesi investigative dei carabinieri e del pm Lilliu. Tra i particolari emersi, anche il motivo per il quale Ismaele sarebbe salito rapidamente sull'auto di Igli, dopo un messaggio di Ambera che gli dava appuntamento alla stazione delle corriere di Sant'Angelo in Vado.



Quando il diciassettenne ha visto arrivare Igli si è affrettato a salire con lui in macchina, per farlo allontanare dal luogo in cui pensava stesse per arrivare anche la ragazza, di cui l'albanese era follemente geloso.



Dal racconto sarebbero emersi anche due brevi rapporti con Ismaele e con un altro ragazzo: Igli avrebbe minacciato di uccidere uno di loro. Parole che però Ambera - ha ripetuto anche oggi ai magistrati - non prese sul serio, dato che conosceva il suo fidanzato da oltre 4 anni e non lo riteneva un tipo violento.



E questo nonostante un paio di giorni prima dell'omicidio, Igli, venuto a conoscenza delle due storie, le avesse dato uno schiaffo, durante un chiarimento avvenuto proprio a San Martino in Selva Nera, luogo del'omicidio.
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