Morto carbonizzato in azienda
Cera e solventi i combustibili

Morto carbonizzato in azienda Cera e solventi i combustibili
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Venerdì 28 Novembre 2014, 12:48 - Ultimo aggiornamento: 13:11
PESARO - Novità sulla misteriosa fine dell'imprenditore Alessandro Grassetti morto carbonizzato nella sua azienda. Non è stata ancora depositata la relazione definitiva del medico legale, incaricato dal magistrato Silvia Cecchi, per stabilire le cause della morte di Alessandro Grassetti, il titolare della Grassetti Mobili morto carbonizzato nel rogo della sua azienda il 22 ottobre scorso. Il medico legale si è preso altro tempo prima di esprimersi e ha richiesto al magistrato l'autorizzazione per altri prelievi di tessuto, in particolare prelievi sul cranio, per poter definire l'origine delle fratture rilevate durante l'autopsia. Grassetti è infatti stato ritrovato con il cranio non integro, forse per effetto delle fiamme che lo hanno divorato ma proprio per escludere altre ipotesi esterne, è necessario l'ulteriore accertamento. Fra i reperti rinvenuti da analizzare, nell'ultimo sopralluogo del reparto Nia di Roma è stata individuata della cera per mobili, oltre a residui di solventi. Potrebbe essere stata la cera insieme ai solventi ad aver generato la combustione, ma se così fosse, Alessandro Grassetti avrebbe dovuto gridare per chiedere aiuto. Dopo il rinvenimento di alcuni oggetti personali di Grassetti, sempre nel sopralluogo del Nia, il portafoglio, gli occhiali e frammenti dell'accendino, gli inquirenti hanno verificato che proprio l'accendino veniva abitualmente utilizzato dalla vittima per sciogliere la cera da passare poi sui mobili. Risposte più certe sulla dinamica del rogo legale potrebbero arrivare fra una settimana. Dopo l'ultimo prelievo che il medico legale dovrà eseguire, ad oltre un mese dalla tragedia, la famiglia Grassetti potrà fissare la data del funerale.



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