Omicidio, le motivazioni della sentenza
Ciccolini lucido, voleva uccidere Lucia

Omicidio, le motivazioni della sentenza Ciccolini lucido, voleva uccidere Lucia
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Sabato 18 Ottobre 2014, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 13:14
PERGOLA - Era lucido, voleva ucciderla da tempo e il mancato risarcimento alla famiglia dimostra che non aveva rimpianti, nè rimorsi. Sono le motivazioni della sentenza di condanna a trent'anni per l'avvocato veronese Vittorio Ciccolini, che il 9 agosto del 2013, a Spiazzo Rendena, in Trentino, aveva ucciso la ex fidanzata, Lucia Bellucci. Il giudice di Trento Carlo Ancona le ha racchiuse in 22 pagine, nelle quali spiega le ragioni per cui nella sentenza dello scorso 8 ottobre, con cui si è chiuso il primo grado in abbreviato, non sono state concesse le attenuanti. Lucia Bellucci, 31 anni, originaria di Pergola aveva accettato un incontro chiarificatore col suo ex, ora 46 anni, a Spiazzo Rendena. Era vicino a Pinzolo, località dove la donna avrebbe dovuto prendere servizio

proprio in quei giorni in un centro benessere. Da allora era scomparsa, fino al ritrovamento a Verona, tre giorni

dopo, nel garage dell'uomo, che non aveva mai accettato la fine di quel rapporto sentimentale.
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