Incendio distrugge la discoteca La Folie
Trovati due focolai: si sospetta il dolo

Incendio distrugge la discoteca La Folie Trovati due focolai: si sospetta il dolo
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Giovedì 21 Maggio 2015, 18:25 - Ultimo aggiornamento: 23 Maggio, 16:47

MAROTTA - Un grave incendio è divampato alla discoteca La Folie di Mondolfo.

L'allarme è stato lanciato intorno alle 17,45. In breve tempo la discoteca ex Miu J'Adore è stata avvolta dalle fiamme. Il fumo nero ha offuscato il cielo.

Secondo le prime ricostruzioni dei vigili del fuoco e dei carabinieri, all'interno della discoteca al momento dell'incendio si trovava un operaio della società italo-albanese che la gestisce, con sede a San Costanzo. L'uomo stava svolgendo dei lavori di manutenzione quando ha visto le fiamme.

Immediato l'allarme ai vigili del fuoco, ai quali nel frattempo erano arrivate numerosissime telefonate da automobilisti e residenti nella zona preoccupati per la fitta coltre di fumo.

L'incendio sarebbe partito da due punti opposti della discoteca e in momenti diversi. I vigili del fuoco erano già al lavoro quando si sono accorti che stava prendendo fuoco un'altra zona della struttura.

Le fiamme si sono propagate velocemente e con una certa facilità, distruggendo quasi l'intera parte estiva della discoteca. Si è salvata, invece, buona parte della struttura "invernale".

I vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta fino a verso le 20 per domare le fiamme. Sono stati impiegati circa venti pompieri provenienti da Ancona, Pesaro e Fano. Almeno una decina i mezzi sul posto.

A seguire le operazioni di spegnimento anche i carabinieri delle stazioni di Marotta e Mondolfo che a tarda sera hanno compiuto i primi sopralluoghi per cercare di stabilire, insieme ai vigili del fuoco, le cause del vastissimo incendio.

Nell'ampio parcheggio pure gli attuali gestori della discoteca e i proprietari storici della struttura.

La discoteca era chiusa da poco meno di un mese, dal 2 maggio. Da circa un anno è gestita da una società italo-albanese. Sarebbe in corso il cambio di amministratore. Nessuno tra proprietari e gestori, comprensibilmente, oggi aveva voglia di parlare. Saranno ascoltati domani dai carabinieri.

I militari hanno già parlato con l'operaio che si trovava all'interno quando è divampato l'incendio. Sembra non abbia fornito importanti particolari. Al momento vengono seguite tutte le strade; la natura dolosa viene sospettata perché le fiamme si sono propagate da due focolai diversi, opposti. Una "stranezza" sulla quale vigili del fuoco e carabinieri vogliono fare la massima chiarezza.

Certi per ora solo i danni, ingentissimi, seppur ancora da quantificare. Moltissime le persone accorse per osservare le fiamme, tanto che a regolare il traffico sono arrivati gli agenti della locale polizia municipale. In quel locale, che nel tempo ha cambiato tante volte il nome, dallo storico Jabì all'attuale La Folie, hanno ballato intere generazioni delle province di Pesaro Urbino e Ancona.

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