Vendevano frutta con un furgoncino
In realtà rubavano i portafogli dei clienti

Vendevano frutta con un furgoncino In realtà rubavano i portafogli dei clienti
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Domenica 29 Marzo 2015, 20:22 - Ultimo aggiornamento: 31 Marzo, 13:08
FANO - Cercano di vendere frutta ma in realtà il vero intento è quello di rubare il portafogli all'ignaro acquirente. E' successo nella giornata di sabato in viale Italia, dove due giovani avvicinavano i passanti e proponevano la loro merce. I due, a bordo di un Fiat doblò bianco, avevano pronte cassette di arance e mele, che cercavano di vendere alle persone che riuscivano ad agganciare. La scusa era quella di fingersi vecchi amici, magari accennando a qualche vago trascorso insieme, per poi far vedere il cibo e caricarlo nella macchina del malcapitato acquirente. Nel caso in cui qualcuno cadesse nella trappola di scendere dall'auto e pagare la merce, il gioco era fatto, perché i due, talmente abili, riuscivano senza farsi notare a sfilare il portafogli dalle tasche degli ignari compratori. Per fortuna il loro piano non è andato a segno in molti casi, dato che molti hanno capito le vere intenzioni degli uomini, descritti con accento napoletano, e se ne sono andati senza acquistare nulla. Sembra che i due non siano nuovi a tali truffe perché già da diversi giorni sono stati avvistati a bordo del loro furgoncino carico di frutta in diverse zone della città: ex zuccherificio, statale adriatica sud, Gimarra e quartiere Poderino. Un altro caso che sta destando sospetto nei cittadini è il passaggio nelle abitazioni di una coppia di ragazzi che si presenta come personale di Enel e chiede di entrare in casa. Sembrerebbe che la preferenza dei presunti addetti al servizio elettrico cada su persone anziane, alle quali propongono contratti a prezzi vantaggiosi, che però in seguito si rivelano essere più onerosi per gli utenti. Anche in questo caso le segnalazioni arrivano da diversi quartieri, tra cui San Cristoforo, Bellocchi e Gimarra. La raccomandazione è sempre quella di stare molto attenti, non fare entrare in casa persone che non si conoscono o delle quali non si riesce ad accertare l'identità e magari verificare chiamando le compagnie per le quali eventuali addetti dicono di lavorare.
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