Fondazione Federiciana ecco
il nuovo Consiglio di Amministrazione

La biblioteca federiciana
La biblioteca federiciana
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Giovedì 29 Gennaio 2015, 15:37 - Ultimo aggiornamento: 15:59
FANO - la Fondazione Federiciana ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione che sarà in carica per i prossimi 5 anni. Alla presenza dei soci fondatori – Comune di Fano, rappresentato dal sindaco Massimo Seri e dall’assessore alle Biblioteche Samuele Mascarin, Fondazione Montanari rappresentata dal presidente Corrado Arturo Montanari – la Fondazione Federiciana ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione che sarà in carica per i prossimi 5 anni e che è composto da: • Antonella Agnoli, presidente. Nominata dal Comune di Fano su proposta della Fondazione Montanari. Bibliotecaria, è consulente di numerose biblioteche per la progettazione dei servizi e la formazione del personale. E’ stata direttore scientifico della San Giovanni di Pesaro. E’ autrice di diverse pubblicazioni. • Michele Brocchini, componente. Nominato dal Comune di Fano. Di professione commercialista, è molto attivo nel campo dell’associazionismo. Mente e braccio dell’associazione “Il paese dei balocchi” che organizza l’omonima iniziativa. • Cecilia Prete, componente riconfermata dalla Fondazione Montanari. Ricercatrice di Storia dell’Arte all’Università di Urbino, già attiva all’interno della Fondazione per la quale ha coordinato il progetto “Con le Parole Giuste”, realizzato in collaborazione con l’ANM. • Valeria Purcaro, componente riconfermata dalla Fondazione Montanari. Docente di Archeologia romana all’Università di Urbino è tra le maggiori conoscitrici della storia romana del nostro territorio. • Francesca Spigarelli, componente. Nominata dal Comune di Fano. Docente di Microeconomia dell’Impresa, Economia Politica ed Economia Manageriale all’Università di Macerata, svolge intensa attività anche all’estero. Esperta di progetti europei è autrice di numerose pubblicazioni. Il C.d.A. si è messo subito al lavoro con entusiasmo e motivazione con l’obiettivo di definire a breve le linee su cui incentrare la programmazione. Di certo sarà un C.d.A. dinamico che vuole confrontarsi e collaborare regolarmente con tutte le realtà (istituzionali, associative, imprenditoriali) del territorio.
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