Il sondaggio di Piepoli dà Spacca al 35%

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Domenica 19 Aprile 2015, 05:59
Ancona
Gian Mario Spacca parte ufficialmente per la campagna elettorale e già piovono gli ultimi sondaggi sui concorrenti per il Palazzo. Sondaggi, a esclusivo marchio Piepoli, secondo cui il Governatore verrebbe dato al 35%, appena due punti percentuali sotto Luca Ceriscioli, candidato del centrosinistra, piazzato al 37%, molto distanti gli altri con Gianni Maggi, Cinque Stelle, al 16%, Luca Paolini, Lega Nord, all'8% ed Edoardo Mentrasti, Altre Marche- Sinistra unita, al 4%. Ma c'è di più. Sempre secondo questo sondaggio, se con Spacca a sostenerlo ci fossero anche Fdi e Lega, si arriverebbe al 40% e cioè due punti sopra Ceriscioli, fermo al 38%. Insomma, una regione decisamente conquistabile, stando a questi rumor, anche perché, sempre secondo vox Piepoli, osservando la fiducia dei cittadini verso i candidati, si evidenzia che entrambi si attestano sul 54% ma con la differenza che Spacca è conosciuto al 97%, Ceriscioli al 60%.
Cammin facendo, così ti cambiano i numeri. Ma intanto ieri il presidente ha partecipato all'incontro degli Stati generali dell'informazione nelle Marche. “Destra e sinistra sono categorie astratte e così le sottocategorie centrodestra e centrosinistra”, ha detto tornando a spiegare perché, con l'accordo con Fi, “il centrosinistra è morto”. Il governatore va dritto al nocciolo: “Per guardare al futuro, serve uno schema diverso: rimettere al centro una strategia per produrre reddito. Il confronto è fra i produttori di reddito e i distributori e, siccome con la crisi c'è ben poco da distribuire, bisogna dare forza e protagonismo a chi il reddito lo produce”, a partire dagli imprenditori. Citando Bill Clinton, il presidente ha quindi sottolineato che: “Bisogna sempre guardare avanti. Nelle Marche, il centrosinistra ha garantito in questi anni la protezione dei cittadini e dei lavoratori, con finanziamenti per 1,2 milioni di euro. Ora però i tempi sono cambiati e serve uno schema diverso”.
Nell'attesa, oggi, alle 11, al ristorante Passetto di Ancona sarà presentata la lista Marche 2020-Area Popolare.
Lista affollata con esclusioni eccellenti. Come Vittoriano Solazzi, presidente del consiglio regionale, Di Ruscio, ex sindaco di Fermo, ed Eusebi, consigliere regionale. A Pesaro, in pista ci sono Assunta Paci, ex presidente Uncem, Ciancamerla, ex capogruppo Pd a Fano, Carloni, Ncd, Del Vecchio, ex Udc e Formica, imprenditore. Ad Ancona, l'ex Pd, Roberto Sorci per Fabriano, Arnaldo Ippoliti, ex consigliere comunale Udc, Tombolini, ex candidato sindaco di Ancona e la Iacovone. A Macerata, ci sono Massi, Ncd, Giorgi, Ciampichini, ex segretario Udc, Agostini, ex sindaco Montelupone, Giulietti e Chiara Frattari, imprenditrice. A Fermo, Malaspina, Cencetti, Vittorini, Ncd, Gismondi, ex sindaco Montegranaro, ad Ascoli, Contisciani, Narcisi, vicesindaco Monsampolo del Tronto, Amici, Repubblicani europei, Ciucci.
Chiuse le liste, è ancora polemica. “Noi puntiamo a vincere le elezioni. Non comprendo tutto questo scalpore - dichiara Stefano Cencetti, portavoce Marche 2020 - per un accordo politico-programmatico di unità di intenti mentre il Pd si occupa solo di accordi di palazzo con spartizione di poltrone. E poi, il Pd nazionale, per le riforme, ha fatto il Patto del Nazareno con Fi. Marche 2020 ha detto da sempre che si sarebbe confrontata con tutte le forze politiche sulla base di temi concreti”. Cencetti, quindi, smentisce che “ci sia un accordo sui nomi e sulle poltrone” riferendosi al ticket Spacca-Celani. “Forza Italia - conclude - ci ha chiesto un incontro, abbiamo discusso e integrato un documento”.
fe.bu.
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