La judoka con la birra che ha salvato i 100 metri

La judoka con la birra che ha salvato i 100 metri
di Piero Mei
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Martedì 7 Agosto 2012, 09:09 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 21:22
LONDRA - Edith lo ha preso per il collo: a lei la presa viene naturale. Edith una tranquilla signora olandese di 32 anni che ha due passioni: il suo cane Mila e lo judo. In questo sport Edith eccelle: il suo cognome Bosch è nelle liste d’onore delle Olimpiadi, sul podio ad Atene e a Pechino.

E anche a Londra Edith, bella ragazza, si è aggiudicata la medaglia di bronzo nella categoria -70 chili. Riesce con difficoltà a starci dentro, giacché è alta 1,83 metri. Finite le sue gare, Edith Bosch ha deciso di andare a vedere le Olimpiadi: e cosa di più olimpico della gara dei 100 metri piani, la corsa delle corse?

Era nel muro arancione, con i compagni di squadra, proprio alle spalle dei concorrenti alla finale: avrebbero visto a pochi passi di distanza lo scatto di Bolt e Blake, di Gay e Gatlin e anche quello di Martina, olandese come loro.

Nello stesso spicchio di tribuna c’era un uomo, il cui nome non è stato reso noto, uno degli 80 mila e passa che facevano il pieno dell’Olympic Stadium. Come molti, l’uomo aveva con sé una bottiglia di birra che aveva provveduto a vuotare, riempiendosi lo stomaco e il cervello.

I fulmini erano già sui blocchi, quando l’uomo si è alzato in piedi ed ha scagliato il vuoto a perdere verso la linea di partenza, andando a bersaglio alle spalle di Yohan Blake. Nessuno o quasi si è accorto di niente, tranne Edith.

La judoka eroina ha avuto un tempo di reazione inferiore non solo a quello di Bolt ma anche a quello del suo concittadino Martina, che è stato il più svelto. Ha bloccato l’uomo e lo ha consegnato al servizio d’ordine. E ieri si è proceduto all’arresto. Poi ha twittato il racconto. La condanna è stata generale: una bottiglia sui 100 alle Olimpiadi è il più antisportivo dei gesti, una bestemmia in chiesa, una calcistizzazione selvaggia. Il Cio si è subito tranquillizzato: la marca della birra era quella dello sponsor ufficiale.
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