Svolta alla Whirlpool: firmato
l'accordo sul piano industriale

La firma per la Whirlpool (Ufficio Stampa Palazzo Chigi – Foto Tiberio Barchielli)
La firma per la Whirlpool (Ufficio Stampa Palazzo Chigi – Foto Tiberio Barchielli)
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Venerdì 24 Luglio 2015, 11:17 - Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 19:33
ANCONA - È stato firmato a Palazzo Chigi l'accordo tra Whirlpool, sindacati e governo sul piano industriale del gruppo in Italia.



Il primo ad apporre la sua firma è stato il premier Matteo Renzi, seguito dai rappresentanti delle Regioni coinvolte, dai rappresentanti sindacali e dai vertici dell'azienda.



«È un accordo molto importante perchè piano è stato modificato in più punti che come Governo non potevamo accettare: non ci sono esuberi e ogni stabilimento ha la sua missione produttiva e soprattutto vengono fatti investimenti per 523 milioni». Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico Federica Guidi dopo la firma dell'accordo su Whirlpool. «Con l'integrazione Indesit-Whirlpool nasce un gruppo molto più forte che potrà crescere in Italia» ha spiegato.



«L'Italia diventa centrale nella strategia Emea del gruppo - ha aggiunto il ministro - si riportano produzioni che ora all'estero e il 70% della ricerca è concentrato in Italia». Guidi ha poi riconosciuto l'impegno della parti: «anche nei momenti più difficili i lavoratori hanno mantenuto i nervi saldi e sono rimasti attaccati al tavolo negoziale, i sindacati ma anche l'azienda che ha dimostrato sensibilità e ha migliorato il piano confermando e rafforzando gli investimenti». «Ora il gruppo ha una piattaforma sia produttiva che di ricerca e potrà crescere» ha concluso Guidi.




«Oggi è un giorno importante per il futuro di Whirlpool in Italia. Grazie a questo piano industriale continueremo a gestire l'intera regione Emea dall'Italia», ha dichiarato Esther Berrozpe, presidente di Whirlpool Emea dopo la firma del piano industriale. «Abbiamo stanziato investimenti di oltre mezzo miliardo di Euro in Italia per i prossimi quattro anni. Non vediamo l'ora di costruire un'azienda ancora più forte e più efficiente, concentrata sulla crescita nel lungo periodo e sulla creazione di valore», ha spiegato.



«Il consenso espresso dai dipendenti con i referendum e la firma di oggi del Piano Industriale per l'Italia dimostrano che è possibile continuare con successo a fare impresa in Italia - ha affermato Davide Castiglioni, Ad Italia di Whirlpool - sono riconoscente per il contributo di tutti e per le negoziazioni costruttive che hanno sempre caratterizzato il nostro modello di relazioni industriali. Abbiamo raggiunto un accordo pienamente soddisfacente a soli tre mesi dalla prima presentazione del piano industriale grazie all'impegno di tutte le parti coinvolte. Per questo motivo vorremmo ringraziare il Governo per il suo costante impegno nel muovere la discussione verso soluzioni condivise e le parti sindacali per aver condotto una trattativa trasparente e costruttiva».



«L'accordo firmato oggi - conclude Castiglioni - ci ha resi più forti e ha creato le basi per confermare l'Italia come nostro polo europeo del bianco. Crediamo che queste siano le tipologie di investimento che sostengono l'Italia e la sua economia. Ci aspettiamo che questi investimenti in produzioni a più alto valore aggiunto generino un maggior ritorno dal costo del lavoro qualificato e della Ricerca & Sviluppo in tutti i siti produttivi in Italia».



«Non è il Jobs act che ha fatto l'accordo - ha detto il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a margine della firma sull'accordo -, è necessario far ripartire gli investimenti e per la politica industriale serve pensare sui settori strategici.
Oggi celebriamo un accordo chiuso positivamente ma ci sono ancora molte vertenze aperte come Termini Imerese, Alcoa, Ilva, Fincantieri e Finmeccanica, se il Governo vuole davvero giocare il suo ruolo, deve rispondere su questo».




'Oggi è un bel giorno per la nostra regione. La firma dell'accordo Whirlpool segna una pagina importante per il futuro delle Marche. Il clima positivo che si respirava questa mattina a Palazzo Chigi rappresenta la soddisfazione per un accordo che ha visto l'impegno determinante del Governo e del presidente Renzi in particolare, la sinergia tra le istituzioni, l'azienda e le parti sociali.” Lo afferma il presidente della Regione Luca Ceriscioli, questa mattina a palazzo Chigi per la firma dell'accordo Whirlpool e aggiunge: “Nessuna chiusura e nessun licenziamento rappresentano un traguardo per i tanti lavoratori e lavoratrici che in questi mesi hanno lottato e sofferto per il mantenimento del loro posto di lavoro. Certamente continueremo a seguire gli sviluppi futuri. Ho già messo in agenda, infatti, gli incontri con i vertici dell'azienda per continuare a seguire questa fase strategica per il nostro territorio'.



“Oggi è un bel giorno per centinaia di lavoratori umbri e marchigiani: con la firma di questa mattina si mette finalmente la parola fine alla vertenza Whirpool che stava inesorabilmente portando verso la cancellazione di migliaia di posti di lavoro ma che, grazie alle lunghe trattative portate avanti dal Governo, si è risolta con il ritiro del piano degli esuberi e il mantenimento di tutti gli stabilimenti produttivi”.



E' il commento dell'on. Lodolini dopo la firma dell'accordo, avvenuta questa mattina a Palazzo Chigi, tra il Governo, la multinazionale statunitense e le organizzazioni sindacali, per il piano industriale di rilancio degli stabilimenti della ex Indesit acquisiti da Whirlpool, piano che prevede investimenti per 513 milioni di euro per i prossimi quattro anni. Sulla vertenza Whirpool l'on. Lodolini era intervenuto più volte, al fine di sollecitare l'intervento del Governo e scongiurare qualsiasi ipotesi di tagli e chiusure. “Soltanto pochi mesi fa Whirpool aveva annunciato oltre 2.000 esuberi – ha affermato l'on. Lodolini – oggi invece l'azienda ha firmato un accordo che la vede investire risorse importanti per i prossimi quattro anni e salvaguardare i livelli occupazionali. Grazie all'ottimo lavoro del Governo siamo riusciti a raggiungere un importante traguardo e a ridare un futuro ai lavoratori umbri e marchigiani e alle loro famiglie”.
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