Unioncamere, produzione
e fatturato ancora in calo

Unioncamere, produzione e fatturato ancora in calo
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Venerdì 27 Febbraio 2015, 11:14 - Ultimo aggiornamento: 11:15
ANCONA - Nelle Marche il 2014 si è chiuso con una crescita dell'export e degli investimenti, ma produzione, fatturato e ordinativi sono ancora in calo. Una tendenza che dovrebbe proseguire almeno fino ad aprile. È la previsione del presidente di Unioncamere Marche Graziano Di Battista, che cita i dati dell'indagine trimestrale Giuria della Congiuntura, realizzata dal Centro Studi Unioncamere.



Nell'ultimo trimestre dell'anno la produzione è calata dell'1,7%, gli ordinativi dell'1,6% e il fatturato dello 0,5%. Positivi solo il fatturato estero (+1,2) e gli ordinativi dall'estero (+1,9). In lieve riduzione anche le settimane di produzione assicurata che passano da 6,1 a 5,9 mentre è aumentato l'utilizzo degli impianti rispetto al trimestre precedente: dal 75,6 all'81,4 per cento. Per la ripresa, bisognerà aspettare ancora.



Per la fine di marzo, il 31% delle imprese marchigiane si aspetta una ulteriore diminuzione di produzione, fatturato e ordinativi, mentre solo 13 imprese su 100 pensano di produrre e fatturare di più. Oltre la metà delle imprese (tra il 55 e il 57%) prevede una sostanziale stabilità dell'andamento aziendale.



«Le nostre imprese sperano che il 2015 sia l'anno d'uscita da questa lunga e difficile crisi - sostiene Di Battista - e i primi segnali positivi stanno arrivando da investimenti, fatturato e ordinativi esteri. Tra qualche mese il nostro sistema produttivo avrà l'opportunità della straordinaria vetrina dell'Expo, che proietterà l'immagine del nostro Paese nel mondo. Mi auguro che questo contribuisca a rilanciare anche il mercato interno, che mostra ancora grandi segni di sofferenza e che necessita di interventi sul fronte del costo del lavoro e della riduzione del carico fiscale per le imprese e per i lavoratori».



Intanto, tra il 2013 e il 2014, le imprese che hanno realizzato investimenti sono salite dal 26 al 32 per cento. Durante il 2014 le imprese hanno investito soprattutto per il miglioramento dei prodotti (34%), nuovi impianti e macchinari innovativi (18%), acquisto di computer e software (17), sostituzione di macchinari (15). Aspettando la fine della recessione che sta incidendo profondamente sul sistema economico e sociale delle Marche, i dati della «Giuria della Congiuntura» di Unioncamere Marche mostrano un quarto trimestre 2014 ancora particolarmente pesante soprattutto per l'artigianato, che ha perso il 2,6% della produzione con il fatturato in calo dell'1% e gli ordinativi del 2,8.



Per quanto riguarda i settori manifatturieri, solo la meccanica fa registrare una crescita di produzione (+1,4), fatturato (+1,7) e ordinativi (+1,5). Il segno meno la fa invece da padrone per tutti gli altri settori, con risultati particolarmente pesanti per la produzione del mobile (-3,9) e del calzaturiero (-3,7) mentre l'abbigliamento perde il 2,8% e l'alimentare l'1,8. Sul calzaturiero hanno inciso pesantemente le crisi di Ucraina e Russia, con la conseguente riduzione anche di ordinativi esteri (-3,4) e di fatturato estero (-1,9), che invece sono aumentati per gli altri settori.



Anche negli ultimi mesi del 2014 la crisi ha colpito più pesantemente le imprese più piccole. Secondo la «Giuria della Congiuntura», quelle con meno di 10 addetti hanno visto la produzione e gli ordinativi calare del 3,1% e il fatturato dell'1,6%. Nelle imprese tra 10 e 49 addetti produzione e ordinativi hanno perso l'1,9%, con una contrazione del fatturato dello 0,5%.



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