Ceriscioli presenta la squadra
"Priorità? Ridurre le liste d'attesa"

Un momento della conferenza stampa
Un momento della conferenza stampa
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Martedì 28 Luglio 2015, 18:28 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 16:20

ANCONA - Al via l'era Ceriscioli in sanità, all'insegna di una filosofia «di squadra».

«Una squadra subito operativa per lavorare alla riduzione delle liste d'attesa già nei primi 300 giorni di mandato».

Così il presidente della Regione Luca Ceriscioli ha presentato alla stampa i nuovi vertici della sanità marchigiana: il direttore dell'Asur Alessandro Marini e delle Aree Vaste: Carmine Di Bernardo (AV1 Pesaro-Urbino-Fano), Maurizio Bevilacqua (AV2 Ancona-Senigallia-Jesi-Fabriano), Alessandro Maccioni (AV3 Macerata-Civitanova-Camerino), Licio Livini (AV4 Fermo), Giulietta Capocasa (AV5 Ascoli Piceno-San Benedetto).

Presenti all'incontro con la stampa i collaboratori scelti da Marini: l'ex direttore sanitario dell'azienda ospedali Riuniti di Ancona Nadia Storti, ora direttore sanitario Asur; Giovanni Feliziani, direttore integrazione socio sanitaria Asur; Pierluigi Gigliucci, direttore amministrativo Asur, oltre al presidente della quarta Commissione consiliare (Sanità) Fabrizio Volpini.

«Gli obiettivi che abbiamo indicato ai nuovi vertici della sanità sono quelli che si aspettano i marchigiani - ha detto Ceriscioli -.

Innanzitutto quelli 'obbligatorì come il mantenimento dei conti in ordine e rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), fondamentale per ottenere le risorse statali. Poi la riduzione delle liste d'attesa:ad aprile del prossimo anno verificheremo se i traguardi sono stati raggiunti». Il contenimento delle liste di attesa è prioritario anche perchè «permetterà di ricostruire il rapporto di fiducia tra i cittadini e il governo regionale, terreno giusto per poter realizzare e far comprendere le scelte che si dovranno fare nei prossimi anni. Inoltre, chiediamo all'Asur di lavorare fortemente per una riduzione non formale della tempistica, ma virtuosa di un percorso che sappia dare e organizzare le risposte ai cittadini».

Il presidente ha chiesto un impegno particolare sull'integrazione sociosanitaria e di «fare in modo che l'Asur sia veramente l'Asur, accorpando e aggregando le funzioni amministrative oggi disperse localmente in una miriade di uffici periferici», ma anche affrontando i problemi in un'ottica regionale. Altro traguardo è la realizzazione delle previsioni inserite nella normativa della riforma sanitaria: «le Case della Salute, per esempio, vanno a sostituire i tradizionali servizi prestati. Corrispondono maggiormente ai bisogni della popolazione, garantiscono una presenza forte sul territorio, alternativa all'ospedale e in grado di dare servizi migliori a un costo più contenuto». Per l'integrazione sociosanitaria, «non a caso ho voluto tenere insieme le due deleghe. Su questo punto erano già stati fatti molti passi avanti, noi dobbiamo continuare su questa strada, portando a compimento il disegno di accompagnamento del cittadino e i suoi bisogni, dalla presa in carico fino alla qualità di risposta del servizio». «Un bel pacchetto di obiettivi, da centrare nel mandato amministrativo - ha ribadito, mentre quello delle liste d'attesa va colto nei primi 300 giorni. Il tutto in un costruttivo rapporto con gli amministratori locali per renderli partecipi delle scelte».

Di una «squadra con i piedi per terra, solida e concreta» ha parlato il direttore Marini, riferendosi alla scelta dei vertici delle Aree Vaste. «Abbiamo sfruttato una possibilità che adesso la normativa ci consente, valorizzando le professionalità interne al servizio sanitario. Siamo riusciti a formare un gruppo di persone competenti che hanno un'esperienza fattiva sul territorio e che possono fare bene squadra. L'Asur avrà questa concretezza nelle risposte come obiettivo del proprio mandato». «La squadra scelta risponde al tema del cambiamento - ha fatto presente Volpini -, spostando l'attenzione dall'ospedale al territorio e ricercando un rapporto forte tra amministratori, operatori sanitari e cittadini».

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