Amatrice vuole uscire dal Lazio?
Si decide se votare il referendum

Un piatto di pasta all'Amatriciana
Un piatto di pasta all'Amatriciana
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Sabato 16 Agosto 2014, 18:38 - Ultimo aggiornamento: 18:41
AMATRICE - La Citt dell'Amatriciana fuori dal Lazio? Per ora, un'ipotesi, ma sempre pi concreta. Mercoledì prossimo, un consiglio straordinario del Comune di Amatrice dovrà dare il via libera all'ordine del giorno proposto dal sindaco, Sergio Pirozzi: effettuare un referendum consultivo per decidere se rimanere nella Regione Lazio o passare ad un'altra. E, geograficamente, potrebbero essere le Marche o l'Abruzzo. La causa scatenante sono state le decisioni della Regione sull'ospedale Grifoni di Amatrice, destinato a diventare una casa della salute. “Per ora, chiediamo al consiglio il via libera al referendum - spiega il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi - e poi si deciderà cosa fare. Vediamo cosa pensano i residenti e, poi, le risposte dalla Regione. Ci limitiamo a chiedere un parere sull'uscita dal Lazio”.



Amatrice è un nome noto in Italia e nel mondo sia per le bellezze naturali del paesaggio e, poi, per il piatto, l'amatriciana appunto, tra i simboli della cucina nazionale. “In realtà, è tutto il Reatino ad essere penalizzato - sottolinea Pirozzi - dalla sanità alle mancate realizzazioni sulla viabilità, ma il tema del Grifoni è troppo importante. La Regione ha considerato, per le decisioni sulla sanità, come aree disagiate, Subiaco, Monterotondo e Bracciano e non Amatrice, dove c'è l’unico ospedale del Lazio oltre i mille metri, in una zona a rischio sismico uno. Una scelta incomprensibile. Ci sentiamo mortificati e, per questo, proponiamo un referendum”.



Nel 2008, sempre nel Reatino, lo stesso strumento venne utilizzato a Leonessa: quando la domanda era se passare o meno dal Lazio all’Umbria. In quella occasione, sui 2.290 elettori, andarono alle urne in 1.207: i «sì» furono 926 ma, sarebbero dovuti essere 1.146 per avviare la procedura per il cambio amministrativo.
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