Il risultato, continua il governatore, "è frutto di una costante ed efficace azione di governo, visto che dieci anni fa la sanità regionale era all'ultimo posto in Italia, con 150 milioni di deficit".
Quello dell'Agenzia di rating "è un giudizio non scontato, vista le difficoltà che il Paese sta attraversando negli ultimi anni e che condiziona anche la gestione degli enti territoriali. Siamo riusciti a tenere i conti in ordine, tutelando i servizi essenziali richiesti dal territorio". "Continueremo in questo impegno, con tutte le nostre energie - aggiunge il governatore - consapevoli delle difficoltà a cui andremo incontro, ma determinati a salvaguardare la sostenibilità finanziaria e a rafforzare la coesione sociale e lo sviluppo della comunità marchigiana". "Le agenzie di rating - sottolinea l'assessore al Bilancio, Pietro Marcolini - continuano a esprimere giudizi positivi sulla Regione Marche. In questa occasione, Fitch ha anche riconosciuto un miglioramento dell'Outlook, ovvero delle prospettive del rating, che da negativo è stato portato a stabile. Consideriamo la valutazione di Fitch come una promozione della politica della prudenza e della responsabilità, che tentiamo ostinatamente di mettere in atto, nonostante le grandi difficoltà dovute ai tagli continui dei trasferimenti statali, per garantire solidità finanziaria e prospettive di crescita alla comunità regionale». Il miglioramento dell'Outlook a "stabile", si legge in una nota della Regione, riflette anche la stabilità nel medio termine del margine operativo del bilancio regionale, lo stretto controllo sulle spese (che consente di garantire il pareggio di bilancio nel settore della sanità) e spese di investimento calibrate in base all'entità delle entrate in conto capitale.
Fitch evidenzia che "la Regione Marche ha tradizionalmente attuato una politica di bilancio in equilibrio e che la sostenibilità del debito continua a essere sufficientemente robusta".
Riguardo all'andamento economico, l'agenzia si aspetta un aumento del Pil marchigiano di circa lo 0,3% nel 2014 e un miglioramento del tasso di occupazione nel 2015.
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