Ncd nelle Marche riparte da Civitanova
Quagliariello: "Fi non andrà lontano"

D'Angelo, Lorenzin, Quagliariello
D'Angelo, Lorenzin, Quagliariello
2 Minuti di Lettura
Domenica 26 Ottobre 2014, 19:42 - Ultimo aggiornamento: 19:53
CIVITANOVA - "Il Nuovo Centrodestra è nato come una sfida, difficile e stimolante".

"Siamo convinti di essere sulla buona strada e sono sicuro che alle regionali arriveranno i risultati, anche qui nelle Marche". Gaetano Quagliariello chiude la convention di Ncd a Civitanova con parole di speranza per il prossimo appuntamento elettorale. Non senza lanciare una nuova sferzata a Forza Italia. "Attua una politica estremista, il loro unico obiettivo sembra ucciderci, credo veramente che come traguardo sia piuttosto limitato. E intanto, proprio a causa di Fi, consegniamo la Calabria al centrosinistra".



Il rapporto sempre più conflittuale con gli ex colleghi di partito percorre tutto il convegno dove protagonista è stata la Sanità, dal patto sulla salute alle riforme. Ospite d'eccezione, il ministro Beatrice Lorenzin. Ma la questione Marche è troppo ghiotta perchè anche il coordinatore regionale Francesco Massi non ne faccia cenno. "Mano tesa a tutti - dice - noi abbiamo lanciato tre sfide ma quella a Fi sembra acqua lanciata nel deserto. E dire che con i colleghi in consiglio regionale c'è un lavoro di opposizione che abbiamo condotto insieme.



La rigidità viene dall'alto di Fi, solite decisioni prese da pochi a Roma". Ecco perchè sembra che a stringere la mano tesa possa essere proprio il governatore Spacca. "Ma anche con il Pd siamo aperti al dialogo - continua Massi - chiaro che però devono esserci linee programmatiche nuove, non possono esserci offerte le solite arroccate posizioni di 15 anni fa. Ad esempio, va cambiata la legge elettorale dopo che anche la Corte Costituzionale si è espressa. Serve il doppio turno. Impensabile avere il 60% in assemblea con il 36% dei voti. Assessori esterni? Sì, a patto che non aumentino i costi".



Intanto, però, alla convention civitanovese mancava quello che è stato per oltre un decennio il padrone di casa: Erminio Marinelli. "Non ha preso parte neanche all'incontro di Fi la scorsa settimana (sempre nella sala convegni dell'hotel Cosmopolitan) - sottolinea Massi - ha il suo gruppo in consiglio regionale, rispetto la sua posizione. Ma non ha restituito la tessera come ha fatto Ottavio Brini. Dei 108 circoli aperti nelle Marche, abbiamo perso 12 presidenti, tornati alla base. Ma ne abbiamo 96 con il 90% di amministratori, sindaci e consiglieri comunali".



Leggi Corriere Adriatico per una settimana gratis - Clicca qui per la PROMO

© RIPRODUZIONE RISERVATA