I medici trovano l'intesa
Sospesi i 3 giorni di sciopero

I medici trovano l'intesa Sospesi i 3 giorni di sciopero
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Martedì 31 Dicembre 2013, 19:48 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 16:48
ANCONA - Sanit, tra Regione e medici intesa possibile. Tanto che lo sciopero della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria previsto per il 15, 16 e 17 gennaio viene sospeso, in attesa di essere revocato quando e se l’accordo verrà siglato nero su bianco. Nel summit di ieri tra sindacati dei medici e vertici della sanità, tra i quali l’assessore alla Salute Mezzolani e il dg Asur Ciccarelli, "c’è stata una grande apertura da parte della Regione – spiega Luciano Moretti, Cimo – che è venuta incontro alle istanze espresse dall’intersindacale nello sciopero del 20 dicembre, anche grazie alle risorse provenienti dal riparto del fondo nazionale, che permettono di allentare la stretta sui dipendenti. Ma attenzione, nulla è stato ancora firmato. Per i primi accordi formali ci siamo dati appuntamento il 3 gennaio, un terzo incontro si terrà il 12 o il 13 gennaio".



L’apertura ha riguardato ieri quattro fronti, mentre altre questioni calde verranno discusse nel secondo e nel terzo incontro. Solo dopo questi summit si saprà se l’intesa sarà effettivamente raggiunta e lo sciopero scongiurato. Il primo fronte sul quale è stato raggiunto ieri l’accordo verbale è la definizione della dotazione organica del comparto: medici e Regione quantificheranno insieme il numero di medici che occorrono (attualmente sono 3.179) per la riforma.

"Il numero – spiega Moretti – rimarrà fisso. In caso di pensionamenti, maternità o aspettativa, i medici verranno tutti sostituiti, il turnover sarà del 100%". Secondo fronte, i circa 60 co.co.co verranno trasformati in tempi determinati. Il terzo punto riguarda l’indennità di esclusività a 5 anni: i dipendenti Asur dopo 5 anni di contratti precari devono avere un contratto a tempo indeterminato, si tratta di circa 150 persone.



Quarto punto riguarda "i concorsi a tempo determinato e indeterminato, occorre dar seguito alle delibere di Giunta 138, 139", spiega Moretti. Il 3 gennaio Regione e medici dovrebbero ratificare l’intesa su questi quattro punti. Quindi discuteranno due questioni cardine della riforma. La prima è stabilire quali sono i reparti di cui ogni ospedale di rete ha bisogno. Per i medici, ogni presidio deve avere almeno medicina, chirurgia, rianimazione, cardiologia Utic, ortopedia, anestesia, ginecologia, radiologia, pediatria, con le rispettive guardie notturne. Altra discussione, quella del direttore sanitario unico. I medici non lo vogliono e la Regione sembra disposta a modificare la delibera 441 che disciplina questa figura e a venire incontro ai medici.