Crollano i mutui: in un anno -8%
Ma aumentano gli acquisti delle case

Crollano i mutui: in un anno -8% Ma aumentano gli acquisti delle case
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Sabato 25 Ottobre 2014, 12:13 - Ultimo aggiornamento: 22:26
ANCONA - Regione che vai, casa che compri. O meglio, che non compri, vista la compressione del numero di mutui accesi nelle Marche in meno di un anno.



Da luglio 2013 a giugno 2014 la regione mostra una variazione negativa delle erogazioni pari a -8%, per un controvalore di 36,8 milioni di euro di perdita. I dati, provenienti dal Bollettino Statistico del 2014 di Banca d'Italia, pubblicati questo mese e analizzati nel dettaglio dall'Ufficio Studi di Tecnocasa, mostrano una situazione complessa: perché se è vero che in un anno la richiesta di mutui ha subito un crollo notevole sul territorio, è anche vero che analizzando solo la situazione del secondo trimestre del 2014, rispetto allo stesso trimestre del 2013, si può notare che in regione si è registrata una variazione delle erogazioni in positivo; +11,9%, per un controvalore di 12,4 milioni di euro.



Nel complesso, nel secondo trimestre 2014 le famiglie marchigiane hanno ricevuto finanziamenti per l'acquisto dell'abitazione per 116,9 milioni di euro, che collocano la regione al tredicesimo posto per totale erogato in Italia, con un'incidenza del 1,86% sul dato nazionale. La cifra complessiva stanziata nelle Marche negli ultimi dodici mesi, secondo Bankitalia, è di 421,5 milioni di euro: un volume che rappresenta l'1,93% del totale erogato in Italia. I marchigiani, comunque, non si comportano tutti allo stesso modo, al momento della richiesta di un mutuo.



Le differenze sono sostanziali da provincia a provincia, e la fotografia è quella di una regione molto variegata, con tendenze diversissime a seconda del luogo di residenza. La provincia che ha registrato per il secondo trimestre 2014 il balzo in avanti più consistente, rispetto allo stesso periodo del 2013, è Fermo. Qui si è analizzato un aumento delle richieste di mutui addirittura del 29,5%, per un'erogazione di 8,4 milioni di euro. Subito sotto Fermo si colloca la provincia di Pesaro-Urbino, agli antipodi, geograficamente parlando: qui si è registrato un incremento del 17% dei mutui erogati, per un volume di 32,1 milioni di euro.



Per la terza posizione, si deve scendere di nuovo al sud della regione, ad Ascoli, dove sono stati erogati volumi di denaro per 15,3 milioni di euro, corrispondenti a una variazione positiva rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente pari al15,5%. La provincia di Macerata si colloca, invece, in quarta posizione, e i dati parlano di una crescita delle richieste di mutui del 13,1%, già due punti sotto Ascoli. Qui il volume di denaro mosso è di 18,8 milioni di euro.



Fanalino di coda inaspettato, poi, considerate soprattutto le dimensioni della città e il numero degli abitanti, è Ancona: nel capoluogo di regione dal secondo trimestre del 2013 al medesimo del 2014, c'è stato un debolissimo incremento delle erogazioni di mutui, pari solo al 4%, per un movimento complessivo di denaro di 42,4 milioni di euro. Nel complesso, alcuni segnali di ripresa sembrano giungere dalle città marchigiane, ma in casi come quello di Ancona sono abbastanza deboli, ed è ancora presto per stabilire se la fase discendente del mercato dei mutui sia davvero alle spalle.



E' anche vero, però, che la domanda di mutui da parte delle famiglie italiane è in crescita ormai da un anno, e la Banca Centrale Europea sta operando per sostenere l'erogazione del credito a favore dei cittadini. Gli istituti di credito, da parte loro, continuano però a prestare attenzione a una questione fondamentale: la stabilità economica personale. E questo, per molti lavoratori, è ancora un grande punto di domanda.



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