Consiglio regionale delle Marche
Trasparente e "risparmioso"

Consiglio regionale delle Marche Trasparente e "risparmioso"
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Giovedì 18 Dicembre 2014, 15:32 - Ultimo aggiornamento: 26 Dicembre, 18:43
ANCONA - Solazzi e Bugaro presentano Rendiconto sociale.

Una riduzione del 19,4% delle spese di funzionamento del Consiglio fra il 2009 e il 2013 con un trend in ulteriore miglioramento, un taglio del numero di consiglieri, assessori, dirigenti e personale, che fanno del Consiglio marchigiano uno dei più «virtuosi» d'Italia. E anche uno dei più trasparenti, anche se la proposta di legge sull'open Data non è mai approdata in aula, forse perchè avrebbe comportato una riorganizzazione delle strutture troppo complessa. Nel clima al calor bianco del dibattito sulle elezioni regionali - con Marche 2020 in campo come partito, il Pd che aspetta la venuta del vice segretario nazionale Lorenzo Guerini per decidere il candidato, e il centrodestra ancora concentrato solo sul programma - il presidente dell'Assemblea Vittoriano Solazzi e il vice Giacomo Bugaro hanno presentato il Rendiconto sociale 2013. Una pausa istituzionale di «buoni numeri», cioè dati confortanti sul fronte dei risparmi di spesa, e nessuna polemica politica («no comment» neppure sulla proposta di legge Pd che vuole introdurre sei assessori tutti esterni). Solazzi l'ha chiamata «Giornata trasparenza», per parlare della «quantità e qualità del lavoro svolto» dall'Assemblea, dai gruppi consiliari, dalle Autorità di garanzia, in un contesto reso molto difficile dalla crisi e dalla recessione-deflazione, che stanno «mettendo a dura prova» la comunità regionale.

Un lavoro, ha rimarcato, di cui «siamo orgogliosi». «Il numero dei consiglieri - ha ricordato - è sceso da 42 a 31, quello degli assessori da 10 a 6, i Gabinetti dei presidenti sono stati dimezzati», il costo dei gruppi è oggi il più basso d'Italia, le famigerate auto 'blù sono solo tre, compreso «un vecchio Doblò». Dal 2009 - i numeri li ha forniti il direttore generale Paola Santoncini - il Consiglio ha risparmiato 1,2 milioni di euro (tre volte tanto gli obblighi da normativa), e il bilancio 2013 è stato pari a 16,1 mln, contro i 17,3 mln del 2010. Risultati, destinati a migliorare, frutto sia «dell'ottimizzazione dei servizi, sia dell'accorpamento delle sedi. Ad oggi a servizio degli uffici ci sono »solo 92 dipendenti, più 4 dirigenti«. Nelle Autorità di garanzia il personale è di 25 unità (»il più contenuto d'Italia«) e in totale le risorse umane dell'Assemblea sono pari a 107 unità (erano 116 nel 2013). Bugaro ha ricordato che il Consiglio delle Marche è sotto inchiesta »per poche centinaia di euro, mentre nelle altre regioni parliamo di milioni di euro di spese«. Anche questo (l'indagine della procura di Ancona è ancora in corso) dimostra a suo avviso che l'Assemblea è amministrata con grande rigore: »se altre strutture dello Stato fossero gestite così ci sarebbe meno antipolitica in giro, e i cittadini potrebbero riconciliarsi con la politica«. Che qui ha declinato centosei proposte di legge presentate nell'arco del 2013, di cui 52 approvate (compresa la riforma statutaria), 44 sedute dell'Ufficio di presidenza, 342 deliberazioni.




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