Il Consiglio regionale approva
la legge di riordino delle Province

Il Consiglio regionale approva la legge di riordino delle Province
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Martedì 31 Marzo 2015, 18:32 - Ultimo aggiornamento: 18:54
ANCONA - Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato a maggioranza (27 voti favorevoli e 9 astenuti) la legge di riordino delle Province. L'articolato prevede che le funzioni "non fondamentali", esercitate finora dalle Province, vengano riassunte alla Regione. Tra i settori interessati anche il turismo, i beni e le attività culturali, la viabilità, il trasporto pubblico locale, la difesa del suolo, la caccia, la pesca nelle acque interne, la formazione professionale, i servizi sociali, le farmacie, l'artigianato, l'agricoltura, l'edilizia residenziale pubblica. Nella pdl si stabiliscono, inoltre, le modalità di trasferimento del personale, prevedendo che quest'ultimo confluisca in un'apposita dotazione organica provvisoria. Prevista entro il 31 dicembre la definizione della situazione. L'individuazione complessiva delle risorse umane, strumentali e finanziarie viene rinviata a successive deliberazioni delle Giunta regionale. Nel dibattito che ha preceduto il voto, il relatore di maggioranza Paolo Perazzoli (Pd) ha parlato di "un'occasione persa, sempre con l'assillo di mettere insieme un riordino con le esigenze del momento". Convinto della necessità di tenere i servizi "il più possibile vicini ai cittadini, mentre si riparla di riportarne la competenza a livello nazionale", Perazzoli ha osservato che la situazione si presenta "più complessa e drammatica rispetto a quella che si concretizzerà nel futuro. Abbiamo i lavoratori che attendono risposte, i servizi che non possono essere bloccati, le risorse che sono sempre di meno. La prima Commissione ha approvato una una buona legge, rispetto al difficile quadro di riferimento, che nasce soprattutto da un'ampia concertazione".

Via libera da parte Consiglio regionale all'unanimità anche al Programma operativo regionale (Por) del Fondo sociale europeo e disco verde a maggioranza (22 favorevoli, un contrario e 3 astenuti) al Por del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). I due atti che puntano a sostenere competitività, occupazione e coesione sociale, sono stati approvati in chiusura di seduta dall'Assemblea legislativa. Prima dell'approvazione del Por Fesr sono intervenuti i relatori di maggioranza Letizia Bellabarba (Pd) e opposozione Umberto Trenta (Fi). Quest'ultimo ha confermato la sua astensione sull'atto, mentre la Bellabarba ha sottolineato il valore del documento che stanzia "risorse indispensabili" per il territorio.
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