Marche, un esercito di anziani
Negativo il saldo dei residenti

Marche, un esercito di anziani Negativo il saldo dei residenti
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Martedì 16 Giugno 2015, 16:24 - Ultimo aggiornamento: 16:25
ANCONA - Marche sempre più anziane.



Emerge da una ricerca della Confartigianato che ha elaborato i dati Istat.



Risiedono nelle Marche 1.550.796 persone di cui 145.130 (9,4%) di cittadinanza straniera. L’età media è di 45,7 anni, dato superiore al nazionale (44,4).

Nel corso del 2014 il saldo naturale, ovvero la differenza tra nati (12.363) e morti (16.826), è negativo (-4.463); negativo anche il saldo complessivo dei residenti (-2.342). Sono 2.235 i cittadini italiani delle Marche migrati all’estero. Gli iscritti in anagrafe provenienti da un Paese estero sono stati 7.213.



Gli stranieri residenti nella nostra regione al 31 dicembre 2014 sono 145.130 (di cui il 54,6% di donne) il 9,4% della popolazione residente totale, superiore al dato nazionale (8,2%). Nel 2014 sono stati 2.069 i nati stranieri (16,7% sul totale dei nati).



Sono inoltre 5.029 i nuovi “cittadini italiani” ovvero gli stranieri che nel 2014 hanno acquisito la cittadinanza italiana.



Salvatore Fortuna, presidente di Confartigianato Marche, afferma che "Confartigianato si adopera con ogni mezzo per il benessere sociale e opera all’interno di una rete di relazioni allo scopo di contribuire alla crescita e allo sviluppo del sistema economico. Il nostro obiettivo - prosegue la nota - è la promozione della stabilità e della coesione economica.



"Non bisogna dimenticare - prosegue il presidente di Confartigianato Marche - che nelle Marche, secondo le elaborazioni di Confartigianato, ci sono 3,1 imprese artigiane ogni 100 abitanti e 7,5 imprese artigiane ogni 100 famiglie.



"Siamo ben consapevoli - dice ancora Fortuna - che lo sviluppo dell’artigianato e delle piccole imprese e la soluzione della crescita delle persone vadano insieme ,di pari passo per l’equilibrio sociale civile della comunità territoriale e non possono prescindere da una attenzione sempre puntata sulla crescita del singolo individuo e sulla tutela delle famiglie. Per questo - conclude Fortina - consideriamo la responsabilità sociale una concreta scelta di operare, oltre che un insieme di buone prassi da mantenere costantemente attive sul territorio, servizi per gli imprenditori e per i cittadini, ad iniziare dalle fasce più deboli della popolazione".
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