Bufera su Gianni Vattimo
"Io non sono antisemita"

Bufera su Gianni Vattimo "Io non sono antisemita"
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Venerdì 29 Agosto 2014, 20:04
ANCONA - Ha scatenato una bufera il premio del Festival Adriatico Mediterraneo, tradizionale appuntamento di incontro fra i popoli al via domani ad Ancona, a Gianni Vattimo, finito nell'occhio del ciclone per le sue frasi choc su Israele.



Nei giorni scorsi la Comunità ebraica ha tolto il patrocinio al Festival; il segretario dell'Iniziativa adriatico ionica Fabio Pigliapoco non ha ritenuto di concedere, per la prima volta, la prestigiosa sede per la cerimonia inaugurale e il sindaco Valeria Mancinelli ha deciso che non sarà lei a consegnare la targa al filosofo.



Al momento, dunque, non si sa ancora chi - delle istituzioni - si farà carico di premiarlo. Lui, però, getta acqua sul fuoco delle polemiche che, commenta con l'Ansa, «sono basate su un equivoco. Non ho mai identificato lo Stato di Israele - dice - con la popolazione ebraica. Conosco tante persone ebree che non condividono la politica di Israele, che si maschera da Stato ebraico per ottenere approvazioni che altrimenti non avrebbe. Confermo, quindi, la mia posizione e il giudizio molto negativo su Israele ma non mi sento affatto antisemita».



Il filosofo si è detto «contento e legittimato» a ricevere il riconoscimento «per due motivi: il primo, anche sulla base della mia esperienza al Parlamento europeo, è l'esigenza di rivendicare i valori mediterranei, meno rigidi, formali, rispetto a quelli del Centro e Nord Europa. Valori non legati alla cultura calvinista e protestante ma a una cultura più solare e umana in cui mi riconosco di più». L'altro motivo, «oltre al legame con il Mediterraneo, quello con l'Adriatico e, quindi, con la Grecia e la tradizione filosofica greca».



«Sarebbe estremamente pericoloso mescolare i temi del Medio Oriente con quello dell'Adriatico e Ionio - ammonisce Pigliapoco -. Noi stiamo costruendo la Macroregione Adriatico Ionica, con un esercizio che ci ha preso parecchi anni e che è di estrema delicatezza per gli equilibri che esistono in Europa, e mi riferisco non solo agli otto Paesi della Iai ma ai 28 del Consiglio europeo che dovrà approvare la Mrai a ottobre. Sarebbe estremamente pericoloso mescolare i temi del Medio Oriente con quello dell'Adriatico e dello Ionio. Vogliamo mantenere la più assoluta distanza fra i due dossier».



Per Giovanni Seneca, direttore artistico di AdMed, la consegna materiale del premio «una questione relativa. Questo a Vattimo è un riconoscimento simbolico del festival che viene dato alla carriera e al valore indiscusso del suo pensiero di filosofo internazionale. Chi fisicamente gli darà in mano la targa, credo che sia un discorso molto relativo. Sono disponibile a farlo io, senza problemi. Questa edizione è dedicata ai confini su cui abbiamo chiamato a testimoniare due grandi filosofi: oltre a Vattimo Remo Bodei, che parlerà dei confini tra generazioni, culturali, fra persone. Parlarne vuol dire capirne i meccanismi per cercare di superarli».



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